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Cronaca

Castello senza fiaba, zona di spaccio e discarica abusiva: "Va avanti dal 2018" / VIDEO

Negli ultimi anni l'ex fabbrica sarebbe diventata un punto di spaccio di droga e smaltimento illegali di rifiuti

Firenze è una città sicura? Una domanda che in molti cittadini si pongono ogni giorno. Spostandosi dal centro storico ci sono alcune zone che sembrano essere state lasciate a se stesse. Zone dove la microcriminalità e lo spaccio di droga la fanno da padrona. E' il caso di Firenze Castello, nei pressi della stazione ferroviaria, dove si trova una ex fabbrica abbandonata, attualmente occupata.

“Siamo disperati – racconta preoccupato un abitante della zona -. Dal 2018 i rom hanno occupato un'ex fabbrica vicino Via Pietro Fanfani. All'inizio non creavano problemi, ma poi è cominciato un brutto giro. La zona è diventata una discarica a cielo aperto, gestita da queste persone. Ogni giorno, probabilmente gestendo uno smaltimento di rifiuti illegale, scaricano ogni cosa e la bruciano: calcinacci, frigoriferi, materiale elettrico ma anche amianto. Tutto questo a rischio della salute dei nostri polmoni. Una volta ho notato anche che dal camion che usano per scaricare i rifiuti, c'erano dei sacchi con un logo di una azienda tessile di Prato. Ultimamente ho visto che dentro la fabbrica portavano anche delle bombole di gas, e questo ci preoccupa ulteriormente”.

Oltre ad un possibile smaltimento illegale di rifiuti, l'ex fabbrica sarebbe diventata anche un punto di riferimento per lo spaccio di droga: “Ho visto sotto casa come gestiscono il mercato della droga. Ci sono tre sentinelle a controllare varie zone dell'ingresso, con tre macchine. Appena si avvicina l'acquirente, chiamano col telefono la persona all'interno della fabbrica e lo accompagnano dentro. Questo va avanti da molto tempo. Sotto casa trovo spesso i resti di bustine che usano per passarsi la droga”.

Una situazione preoccupante per i residenti della zona, oltre che invivibile per molti aspetti: “Non è possibile neanche portare fuori il cane. Quando lo porto io, bene o male si tengono a distanza, ma mia moglie non può più andare, perché quando la vedono iniziano a fare brutti gesti o peggio ancora, mostrare le parti intime. Purtroppo si sentono i padroni della zona. Una volta ho ricevuto addirittura delle minacce da parte di uno di loro, ubriaco e con una bottiglia di vodka in mano. Mi trovavo in auto, si avvicinò e mi disse di non scendere dalla macchina. Mi allontanai, chiamai mia moglie e gli dissi di non scendere a portare fuori il cane”.

Segnalazioni e denunce, racconta il residente, che negli anni non hanno avuto i riscontri sperati: “Alla polizia ho segnalato più e più volte questa situazione in cui viviamo. Un giorno, probabilmente fatti ed ubriachi, gli occupanti hanno dato fuoco ad un materassino e lo avevano attaccato ad uno scooter, facendo su e giù per la via. Chiamai i carabinieri, e mi dissero di osservarli e se continuavano di richiamarli. Vennero lì dopo un'ora e mezzo, ma oramai erano già rientrati dentro. Nel frattempo qualcuno poteva farsi male. E' dal 2018 che faccio segnalazioni alle forze dell'ordine, ma la risposta che mi sento dire è che loro non possono farci niente, perché su questa ex fabbrica è in corso un contenzioso. Ho chiesto aiuto anche al presidente del Quartiere 5, al Comune e all'assessora Albanese, ma è tutto uno scarica barile. L'unica cosa che hanno fatto è stato mettere delle foto trappole, ma poi sono state rimosse. Non è possibile in una città come Firenze sapere che accadono queste cose e non muovere un dito”.

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