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Cronaca

Versilia, 15enne fiorentino pestato per aver difeso una ragazza: caccia agli aggressori

Il giovane ha una frattura scomposta alla mandibola e dovrà essere operato, ne avrà per mesi

Massacrato di botte per aver tentato di difendere una ragazza dai pesanti apprezzamenti di un gruppo di ragazzi. E' sconvolgente, nel racconto della famiglia, quanto successo ad un ragazzo fiorentino di 15 anni in Versilia, sul lungomare di Tonfano, nel comune di Marina di Pietrasanta.

La brutale aggressione risale alla notte tra sabato, Ferragosto, e domenica scorsa, 16 agosto, intorno alle 3 del mattino. “Mio fratello stava camminando sul lungomare con alcuni amici, quando hanno visto un gruppo di una quindicina di ragazzi infastidire una ragazza”, racconta il fratello della vittima, contattato per telefono.

“Hanno detto ai ragazzi di lasciarla stare. Dal gruppo si sono subito rivolti verso mio fratello: 'Cosa guardi?', e altre frasi del genere. Non ha fatto in tempo a replicare che è stato colpito con pugni e calci. Anche quando era a terra hanno continuato a picchiarlo e prenderlo a calci, nel costato e in testa. Una cosa inaudita”, prosegue il fratello, che su Facebook ha pubblicato un lungo post nel quale auspica che i responsabili siano individuati al più presto e che paghino per quello che hanno fatto.

I pochi amici con i quali era il 15enne alla fine sarebbero riusciti a fermare il pestaggio. "Uno è rimasto pietrificato, sono scene che non ti aspetti. E' accaduto tutto all'improvviso", prosegue il fratello, lui stesso poi recatosi al pronto soccorso dell'ospedale 'Versilia' per avere i primi referti medici.

Sul posto, allertati, sono intervenuti 118 e polizia, con gli autori del pestaggio nel frattempo allontanatisi. Il giovane è stato trasportato in ambulanza al vicino pronto soccorso dell'ospedale 'Versilia'. “Da qui è stato subito dimesso, con soli tre giorni di prognosi”, spiegano i familiari del 15enne.

La madre però nel frattempo, in piena notte, si era precipitata in auto da Firenze per sincerarsi delle condizioni del figlio. Che continuava a stare male. Il giovane è stato allora condotto al pronto soccorso dell'ospedale fiorentino di Careggi. Qui la prognosi è stata ben diversa: frattura scomposta, oltre che lussazione, della mandibola. Prognosi di 30 giorni.

Sarà operato nei prossimi giorni, probabilmente venerdì. “Poi ci sarà il decorso operatorio. Ne avrà almeno per due mesi, nei quali potrà nutrirsi solo con liquidi - prosegue il fratello -. Oltre al colpo psicologico, che non sarà facile superare”.

I genitori e il fratello spiegano che ad aggredire il giovane sarebbe stato un gruppo di almeno dieci/quindici persone. “Tutti giovani italiani. Almeno in cinque si sono accaniti contro di lui. E, nel male, bisogna dire che è andata bene. Ha preso calci in testa, poteva non essere qui a raccontarlo. Poteva finire come Niccolò Ciatti”, dice ancora il fratello, ricordando il giovane di Scandicci morto in Spagna a seguito di un pestaggio in discoteca nell'agosto di tre anni fa.

Nelle scorse ore gli agenti del commissariato di Forte dei Marmi, guidato dal dirigente di polizia Mario Russo, hanno fermato e sentito cinque giovani italiani, tutti minorenni. Nessuno vuole sbilanciarsi, ma potrebbero essere tra i responsabili dell'aggressione.

“Devono essere individuati e devono pagare per quello che hanno fatto - chiedono i familiari -. Sono cose che sconvolgono anche solo a leggerle sui giornali. Non si pensa mai che possa capitare ad un tuo caro”. "Già chiamarli 'esseri' è dar loro un'entità ma non hanno anima. La rabbia è troppa. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso", scrive il fratello su Facebook. La polizia è al lavoro per individuarli. Grazie anche a telecamere e testimonianze, il cerchio si sta stringendo.

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