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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Chi ci ha lasciato nel 2017 e ne sentiremo la mancanza

Dal comico Nicky Giustini al politologo Giovanni Sartori: i volti di chi è scomparso nel 2017 e ha lasciato un segno nella città

Il 2017 tra pochi giorni si conclude ed è tempo di bilanci. Ce n'è uno particolarmente doloroso, quello dei fiorentini morti negli ultimi 12 mesi che hanno lasciato un segno nel cuore della città.

Nicky Giustini, il re della comicità con un grande cuore

Nato in Irlanda da una famiglia toscana. Durante il 100º Corso Allievi Carabinieri Ausiliari "Fortunato Caccamo" presso la Caserma Pepicelli di Benevento (1983) conobbe Leonardo Pieraccioni con cui svolse il servizio militare: i due sarebbero diventati grandi amici. Dotato di una vena comica ed umoristica, era molto abile nelle imitazioni. Le sue apparizioni televisive iniziarono nel 1989 con 'Vernice fresca', trasmissione toscana di successo in onda su Cinquestelle, condotta da Carlo Conti. Qui Giustini iniziò la collaborazione con Graziano Salvadori con il quale si esibì spesso in coppia. Tantissimi i programmi comici di cui è stato protagonista sulle reti Rai e Mediaset.

Giustini è morto tra martedì 3 e mercoledì 4 gennaio all'età di 52 anni.

Giovanni Sartori, il più grande politologo del mondo

Nato a Firenze nel 1924 in pieno fascismo. Sartori si laureò in Scienze Politiche nel 1943. All’università di Firenze cominciò a insegnare dalla seconda metà degli anni Cinquanta, fino a diventare preside, negli anni della contestazione studentesca.

Nel corso della carriera, Sartori ha ricevuto otto lauree honoris causa e il premio Principe delle Asturie, il più importante per le scienze sociali. Recentemente ha donato moltissimi libri alla biblioteca del Senato, che nel 2016 gli ha dedicato una sala.

Il pubblico lo ricorda come sagace opinionista televisivo, nonché inventore di neologismi poi diventati di uso giornalistico e comune come “Mattarellum” e “Porcellum” (usati per indicare i rispettivi sistemi elettorali).

 Come chiesto nel suo testamento, non ci sono stati funerali, né religiosi né civili. Se ne è andato il primo aprile del 2017

Oliviero Beha, la penna del giornalismo sportivo 

Era nato a Firenze il 14 gennaio del 1949. Alle spalle aveva una carriera lunga e intensa, iniziata nel 1973 con "Tuttosport" e "Paese Sera", per poi approdare "La Repubblica", sempre come inviato sportivo. Beha iniziò a scrivere di politica qualche anno dopo per "La Rinascita", "Il Messaggero" e "Il Mattino". Nel 1987 l'esordio in tv, su Rai 3, con "Va pensiero", Per la Rai ha firmato inchieste e speciali televisivi in Italia e all'estero. Tra i quotidiani con cui collaborava anche "L'Unità". 

Penna irriverente e controversa, fece scalpore una sua inchiesta, condotta nel 1984 insieme a Roberto Chiodi, dove asseriva che la partita tra Italia e Camerun del Campionato mondiale di calcio 1982 fosse stata combinata tramite un accordo simultaneo di giocatori di entrambe le squadre.E' stato anche autore di numerosi libri.

Beha è morto il 23 maggio a Roma, aveva 68 anni .

Lorenzo Bargellini, una vita dedicata alla lotta

Tutti conoscevano Lorenzo Bargellini, a capo del Movimento di lotta per la casa dagli anni Ottanta. Una manifestazione o una occupazione al giorno. Lui era figlio dell'ex sindaco Bargellini ma nonostante tutto aveva deciso di dedicarsi alle persone ai margini della società.  

Bargellini è morto il 4 giugno a 59 anni nel suo appartamento, l'ex asilo Ritter, a stroncare la vita dello storico leader del Movimento probabilmente è stato un infarto.

Ha partecipato e organizzato tante manifestazioni. Non sono mancate le polemiche con l'amministrazione comunale, anche quando la cugina, Sara Funaro, è entrata nella giunta (adesso è assessore alla casa). 

Gastone Moschin, l'irriverente architetto Melandri di 'Amici Miei'

Non è un fiorentino ma la sua interpretazione in "Amici miei", la saga di Mario Monicelli (ad eccezione dell'ultimo episodio dove è comunque presente Moschin), lo ha consacrato come uno degli attori più cari ai fiorentini. L'architetto Melandri è l'eterno bambino del gruppo, trascinato dal cane e dalla moglie fino alla rovina, Moschin disegna un personaggio indimenticabile che riproporrà cinque anni dopo nel secondo capitolo e poi in quello conclusivo a firma di Nanni Loy. Gastone Moschin era l'ultimo interprete di "Amici Miei" ad essere ancora in vita

Moschin è stato Don Fanucci nel Padrino, Parte Seconda (Francis Ford Coppola), ma è stata importante anche la sua interpretazione di Filippo Tutati in "Il delitto Matteoti" del 1973 di Florestano Vancini. 

Gastone Moschin era nato l'8 giugno 1929. Si è spento il 4 settembre nell'Ospedale Santa Maria di Terni. 

Riccardo Conti, una pietra miliare della sinistra Toscana 

Prima nel Pci, poi nel  Pds, infine Ds, Pd e poi Mdp, oggi "Liberi Uguali" che purtroppo Conti non ha potuto vedere alla luce. Dopo la maturità classica Riccardo Conti si iscrisse alla Fgci e al Partito comunista iniziando la carriera nella federazione fiorentina e nelle istituzioni che lo portò a diventare assessore in Provincia nel 1990, vicepresidente nel 1995, e nel 2000 in Regione come consigliere e assessore.  Ex assessore regionale alle infrastutture ma soprattutto capace di coltivare nuove leve all'inerno del partito.   
Il politico fiorentino aveva 66 anni, è morto a Firenze il 6 settembre. 


Calcio storico in lutto, morto il calciante dei Bianchi Yuri De Rosa

Aveva solo 35 anni Yuri De Rosa quando si è spento a causa di un tumore alla gola. La sua morte ha colpito tutto il calcio storico. Meno conosciuto rispetto agli altri personaggi di cui vi parliamo qui ma che la sua scomparsa ha colpito  l'animo di tutti i fiorentini anche per la giovane età.. 

E' morto tra martedì 19 e mercoledì 20 settembre. Grandissimo il dolore della famiglia e dei Bianchi di Santo Spirito. “Il dolore è grande - disse il presidente dei Bianchi Marco Baldesi -. Era un ragazzo amato da tutti. Lo ricordiamo con grande affetto e ci uniamo al dolore della famiglia. Tanto dolore anche da parte dei tifosi: "Riposa In Pace Guerriero Bianco".


 

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