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Cronaca

10 film di e con Francesco Nuti che dovreste assolutamente vedere

Il 17 maggio Francesco Nuti festeggerà 60 anni. In attesa del compleanno, ricordiamo in 10 pellicole uno dei più grandi artisti italiani. Sempre carico d'ironia, spessore e grande poeticità

Ad ovest di Paperino di Alessandro Benvenuti (1981)
In principio erano i Giancattivi, il trio comico toscano composto dalle storiche presenze di Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e più avanti Francesco Nuti. Il cabaret televisivo arriva così sul grande schermo, con la regia dello stesso Benvenuti.

Paradosso, surrealismo e totale non-sense rappresentano gli elementi che scandiscono la giornata di tre giovani squattrinati, lanciati in direzione ovest rispetto a Paperino (una frazione di Prato) per poi essere coinvolti in avventure improbabili e prive di ogni logica. Dopo questo film, Francesco Nuti darà inizio alla sua brillante carriera solista.

Madonna che silenzio c'è stasera di Maurizio Ponzi (1982)
Ambientato a Prato, con tanto di critica rivolta alla sua celebre industria tessile, il film racconta l’epopea giornaliera dello stralunato Francesco (un grandissimo Nuti), diviso tra la ricerca di un lavoro, i litigi con la fidanzata e una madre ossessiva. 

Il romano Maurizio Ponzi firma una commedia che più toscana non si può, piena di battute esilaranti e dai toni decisamente amari. Indimenticabile l'ormai proverbiale canzone “Pupp'a pera” eseguita dallo stesso Nuti.

Io, Chiara e lo Scuro di Maurizio Ponzi (1982)
Il primo capitolo della storica trilogia ambientata nel mondo del biliardo, disciplina di cui Nuti è appassionatissimo (alcuni colpi ripresi nel film sono messi a segno da lui stesso). Protagonista un virtuoso del biliardo all'italiana che inizia una sfida con Marcello Lotti, detto "lo Scuro", storico e abilissimo giocatore.

Nel frattempo frequenta e s'innamora di Chiara (una straordinaria e bellissima Giuliana De Sio). Più che un film, una pietra miliare, coronata da uno straordinario successo al botteghino.

Son contento di Maurizio Ponzi (1983)
Terzo ed ultimo film con il regista  romano: pochi anni dopo l'interruzione di questa proficua collaborazione artistica, Nuti deciderà di passare dietro la macchina da presa. 

Al centro della pellicola la storia del cabarettista Francesco, colto da una crisi creativa dopo essere stato lasciato dalla fidanzata. Ma alla fine riuscirà a tornare sulla cresta dell'onda. Forse non il film più riuscito della coppia Ponzi-Nuti, ma che certo merita una visione.

Casablanca, Casablanca di Francesco Nuti (1985)
Per il suo esordio alla regia l'attore pratese sceglie di girare il sequel di “Io, chiara e lo Scuro”, tornando alla sua storica passione fatta di stecche e tavoli verdi.

Lo Scuro torna ad allenarsi nella sala fiorentina del Gambrinus, mentre Francesco, ormai in crisi con l'amata Chiara, viene invitato al mondiale di biliardo a Casablanca (Marocco) dove i due si sfideranno di nuovo. 

Tutta colpa del Paradiso di Francesco Nuti (1985)
Affiancato dalla splendida Ornella Muti, sempre nel 1985 l'artista toscano interpreta e dirige un nuovo film. Protagonista un ex galeotto, che dopo aver scontato la prigione per rapina a mano armata torna alla vita reale, dove ormai sembra aver perso tutto. Commedia dal retrogusto amaro, in puro stile Nuti.

Stregati di Francesco Nuti (1986)
Il regista dirige ancora una volta Ornella Muti, qui nei panni di una ragazza sul punto di sposarsi, e che finisce in confusione quando conosce Lorenzo (Francesco Nuti), conduttore di un'emittente radiofonica e amante delle scorribande notturne.

La coppia funziona, e insieme alla presenza -quasi sempre costante nei film di Nuti- dell'immarcescibile Novello Novelli offre un valore aggiunto. 

Caruso Pascoski di padre polacco di Francesco Nuti (1988)
Forse il film più famoso, amato e in parte rappresentativo della poetica di Francesco Nuti, fatta di ironia, un pizzico di non-sense e tragica leggerezza.

Al centro della storia il matrimonio tra uno psicanalista fiorentino e la bella Giulia (Clarissa Burt), che all'improvviso decide di lasciare il marito per rifarsi una vita con uno dei suoi pazienti. Scene epiche, esilaranti e che ben rappresentano tutte le difficoltà delle relazioni coniugali. Sceneggiato con l'amico e collega Giovanni Veronesi.

Willy Signori e vengo da lontano di Francesco Nuti (1989)
Altra pellicola cult firmata dal regista, dove alla collaborazione di Veronesi si aggiunge anche quella di Ugo Chiti. La vita di un giornalista milanese viene sconvolta da un incidente d'auto, in cui un uomo perde la vita.

Ricoprendo nuovamente i ruoli di sceneggiatore, regista e interprete, Francesco Nuti crea uno dei suoi film più famosi e riusciti.

Donne con le gonne di Francesco Nuti (1991)
Strizzando l'occhio a "Dramma della gelosia -tutti i particolari in cronaca" (1970) di Ettore Scola, Nuti dirige un film ricco di citazioni, dove torna ad indagare il rapporto -sempre complesso e mai lineare- uomo/donna.

Nella funesta cornice degli anni di piombo il protagonista incontra una femminista convinta (interpretata dalla splendida Carole Bouquet), che decide di sposare ugualmente, arrivando a segregarla in un casolare di campagna. Un must per chi desidera avere un quadro definitivo sulla poetica di Francesco Nuti.

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