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Cronaca

Fiera Firenze, ecco lo studio Ateneo - Cnr - Igm sulla Fortezza

Realizzato il primo rilievo scientifico per l'avvio degli interventi

È il primo rilievo scientifico realizzato sulla Fortezza da Basso dalla sua costruzione. Il modello, indispensabile per la progettazione e realizzazione degli interventi di riqualificazione, è stato presentato ieri all’Istituto geografico militare alla presenza dell’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra, del comandante dell’Istituto geografico militare Gianfranco Rossi, del rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei e della direttrice dell'Istituto per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali del Cnr Maria Perla Colombini.

“Il rilievo critico che presentiamo, insieme al progetto preliminare realizzato dal Comune – ha detto Perra - era condizione necessaria per non abbattere i padiglioni temporanei della Fortezza. Lo abbiamo fatto in tre mesi insieme all’Università di Firenze, all’Istituto geografico militare e al Cnr. Entro il 2016 presenteremo il progetto esecutivo e sempre entro quest’anno contiamo di realizzare i primi lavori sui padiglioni, partendo dal Cavaniglia e dallo Spadolini. Durante la realizzazione degli interventi – ha proseguito Perra - faremo in modo che le fiere possano continuare a svolgersi e crescere. Ci sono diverse opzioni di soluzioni tecniche che prevedono alternanza di lavori, temporaneità di padiglioni, utilizzo di parti della Fortezza oggi non utilizzate, oltre all’opzione di utilizzo della Stazione Leopolda. Le valuteremo con Pitti e Firenze Fiera per individuare la soluzione più opportuna. La riqualificazione e valorizzazione della Fortezza – ha concluso l’assessore - è una priorità che vede impegnati vari attori pubblici. Firenze ha un potenziale fieristico maggiore di quello che adesso utilizza a causa di infrastrutture non del tutto adeguate. Lo sviluppo della Fortezza consentirà di puntare sempre di più sulla congressistica e di orientare in questa direzione gli arrivi in città, portando opportunità di lavoro, economia, risorse, nell’ottica di un utilizzo saggio della città che non sia mercificazione ma crescita”.

Il modello virtuale è stato realizzato grazie alle indagini avviate da Comune, Università di Firenze, Istituto geografico militare e Cnr che hanno costituito un comitato scientifico per approfondire la conoscenza del monumento con il supporto di tecnologie avanzate. Dalle tecniche impiegate per la costruzione al suo stato conservativo, l’indagine ha fornito elementi importanti per la progettazione degli interventi di riqualificazione. Il rilievo è stato realizzato con laser scanner e fotogrammetria digitale, sperimentando anche sistemi di mobile mapping e riprese da droni. A questi si sono aggiunte prove geofisiche, saggi materici, analisi chimico-petrografiche e indagini archeologiche. 

Il modello virtuale ad alta risoluzione costituisce un ricchissimo archivio di informazioni, che potrà essere interrogato e integrato in tutte le fasi di lavoro. Gli archeologi hanno individuato sia le strutture superstiti della fase di impianto, secondo il progetto del Sangallo, che i diversi interventi di costruzione e demolizione che nei secoli hanno interessato il monumento, passando poi alle ipotesi di ricostruzione e allo studio dei materiali e del loro stato di conservazione. Il sottosuolo all'interno della Fortezza è stato ispezionato in modo non invasivo con sistemi georadar all'avanguardia, individuando i tubi sepolti per consentire la progettazione dei nuovi interventi anche dal punto di vista impiantistico.

FOTO - Restauro Fortezza da Basso

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