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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Fidi Toscana nell'occhio del ciclone, indagato il presidente Rafanelli

Su mandato della Procura di Firenze gli uomini delle fiamme gialle hanno perquisito gli uffici del presidente. Nell'indagine sarebbero coinvolte altre quattro persone

Le polemiche sull’aeroporto, le frizioni tra Rossi e Renzi; un canovaccio solidissimo in Regione. Da queste parti, ordinaria amministrazione. Poi la scossa, forte, inaspettata, lo spartiacque del quotidiano. Fidi Toscana, la finanziaria della Regione Toscana, in pratica la società che per conto dell’Ente gestisce il credito alle imprese, finisce nell’occhio del ciclone. Si perché la Guardia di Finanza oggi ha fatto visita negli uffici della società di credito. Non proprio una visita di cortesia, anzi, gli uomini delle fiamme gialle, avrebbero acquisito documenti ed atti relativi ad un’inchiesta condotta dalla Procura di Firenze. Al centro dell’operazione delle forze dell’ordine sarebbe finito proprio il presidente di Fidi, Paolo Rafanelli, imprenditore pistoiese, che, a quanto si apprende, sarebbe indagato per truffa. Gli uomini delle fiamme gialle infatti, su mandato della Procura, avrebbero perquisito i suoi uffici di viale Mazzini a Firenze, le sedi delle sue imprese e la sua casa a Sesto Fiorentino, dove attualmente risiede. Secondo le prime indiscrezioni Rafanelli non sarebbe il solo coinvolto nell’inchiesta. Al suo fianco sarebbero indagate altre quattro persone tra cui Vincenzo Fera, il commercialista anch’esso pistoiese, arrestato lo scorso gennaio per bancarotta fraudolenta.

Non è la prima volta che la società finisce sotto la lente di ingrandimento ed attira ‘attenzioni’. Lo scorso marzo infatti Fidi Toscana aveva avuto un’ispezione della Banca d'Italia durata alcuni mesi al termine dei quali l'istituto centrale ha avanzato una serie di rilievi. Proprio per questo, la scorsa settimana, il consiglio regionale ha approvato una proposta di riforma della finanziaria su proposta dalla giunta Rossi. Una vera e propria riorganizzazione che punta su credito e rilascio delle garanzie, andando a dismettere le partecipazioni in società non strumentali all’attività finanziaria. Le modifiche apportate prevedono inoltre che sarà la Regione, con una propria struttura operativa, a gestire gli interventi necessari in caso di gravi crisi industriali, compresa la possibile acquisizione di aree.

PDL – “Da anni il Pdl segnala incongruenze nella gestione di Fidi Toscana. Ci riserviamo di assumere ogni iniziativa di competenza dei poteri di controllo e indirizzo del Consiglio regionale”. Ad affermarlo è stato il capogruppo Pdl in Consiglio regionale Alberto Magnolfi. “Su Fidi Toscana – ha aggiunto – il Pdl ha acceso tutti i riflettori dopo aver potuto leggere, e non è stato facile, la lettera della Banca d’Italia. E' inutile ricordare che da anni abbiamo segnalato evidenti incongruenze di una situazione gestionale che ci è sempre sembrata per molti aspetti controversa e discutibile”.
 

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