La festa di carnevale del liceo Dante finisce con tre minorenni in coma etilico

Doveva essere un Carnivall Party organizzato dai ragazzi del liceo classico Dante; il ‘veglione’, venerdì sera al The Uoll, una sorta di galleria loft in via Fantoni, in zona stazione di Rifredi, è finito con tre ambulanze ed una volante della polizia. Sì perché durante la serata tre minorenni (di 15, 16, 17 anni) sono finiti all’ospedale di Careggi in coma etilico; altri cinque hanno accusato dei malori.

A quanto ricostruito, è stato il direttore della struttura, Gerardo Ruffini, ad interrompere l’evento quando la situazione è cominciata a degenerare. Nel momento, cioè, che le bevande, di cui si erano fatti carico gli organizzatori, hanno cominciato a girare anche tra i minorenni. Andando cioè ad inficiare il contratto stipulato tra Ruffini e un ragazzo maggiorenne, in cui era previsto, tra le clausole, il divieto di somministrazione alcolica ai minori.  

Di seguito il racconto dettagliato della serata ricostruito da Repubblica.it (ed Firenze):

“Siamo a Rifredi, in un vecchio deposito delle ferrovie acquistato e ristrutturato da un privato qualche anno fa. Una Leopoldina. Notte dance “esclusiva” per dantini, ex dantini e amici selezionati. Si entra in maschera e se possibile il dress code deve mostrare una certa ricercatezza, niente pelouche in stile rioni viareggini. E si entra solo se in lista e dopo aver pagato una quota di autofinanziamento: 10 euro per i giovani che sono ancora o sono stati leve del liceo, 15 per gli esterni, fidanzate e fidanzati. Servono a pagare l'affitto (2 mila euro), la Siae (413 euro) e gli alcolici. Qualche soldo arriva dalla cassa comune dei rappresentanti di istituto, dove planmano nel corso dell'anno offerte, i soldi ricavati dall'organizzazione di altri eventi privati, perfino donazioni da parte di chi vince concorsi letterari o challange di matematica. Inizio alle 22, alla fine alla Leopoldina di Rifredi sgambettano a ritmo di dance 4-500 giovani. Che hanno a disposizione casse di rum, vodka, gin a volontà. La scorta è costata 450-500 euro, ma con i motorini si va a fare rifornimento durante la serata. Niente acqua. Per quella - raccontano alcuni testimoni - si deve andare ai lavandini dei bagni. Il servizio di sorveglianza è fornito dai gestori della location (2 alla porta, 2 girano all'interno con radioline e auricolari), l'allestimento del bar è affidato ai ragazzi, che si alternano al bancone. Due alcol-fiches per i maggiorenni, una per i minorenni distribuite all’ingresso.

"Le ambulanze le abbiamo chiamate noi, sono arrivate in sequenza intorno a mezzanotte - racconta uno dei rappresentanti di istituto che hanno organizzato la festa - purtroppo avevano bevuto troppo e credo anche fumato marijuana. Ma non è colpa nostra", si difende, "Noi avevamo dato ordine ai nostri barman di non versare da bere a minorenni più di una volta, e comunque di non darne a chiunque fosse visibilmente ubriaco. Il problema è che se lo sono portato da casa". Ora il ragazzo che ha firmato il contratto di affitto e due barman verranno denunciati.

Non era la prima volta per i ragazzi del Dante al The Uoll. "Questa è la terza volta che gli affittiamo il loft - dice Gerry Ruffilli, direttore del The Uoll - e purtroppo è stata una escalation. La prima volta si sono dimostrati carinissimi ed educati, al secondo evento invece avevano alzato un po' il tiro, li avevamo avvisati. E poi il contratto parla chiaro: è vietato somministrare alcol ai minori e chi firma si assume ogni responsabilità. Invece questa volta hanno davvero esagerato. Non appena ci siamo accorti che la situazione stava degenerando abbiamo imposto subito ai ragazzi di chiudere. Mai più, non glielo affitteremo mai più".