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Cronaca

Tutti pazzi per la natura: dopo il "lockdown" il trekking fa boom

Fra le attività ripartite anche le escursioni. Al centro il rispetto delle regole, soprattutto per i principianti

Dopo due mesi chiusi in casa esplode la voglia di natura. Con le riaperture che hanno restituito a tutti la libertà di uscire senza giustificazioni (pur sempre dentro i confini della regione) sono riprese anche le attività naturalistiche. E sono tante le associazioni che organizzano escursioni fra passeggiate e trekking sulle montagne e nelle campagne, anche nei pressi di Firenze. In questi giorni registrano un vero e proprio boom di richieste e prenotazioni.

E' uno dei settori in cui le regole sul distanziamento sociale influiscono meno. Per fare trekking, considerata attività sportiva e che prevede almeno due metri di distanza fra le persone, non è obbligatoria la mascherina: ogni partecipante deve tenerla comunque a portata di mano insieme a guanti e disinfettante per le mani. "Bisogna essere pronti ad utilizzarli quando è previsto, come per esempio nella sosta ad un rifugio", dice Eliana Serra, guida ambientale de L'Erba Canta e dell'Associazione Salvaguardia e Sviluppo Calvana. 

"Le linee guida delle associazioni sono anche più stringenti di quelle stabilite del governo - spiega - e prevedono la possibilità di formare gruppi del numero di 10 persone per ogni guida. Noi abbiamo il compito di far osservare le indicazioni per tutelare gli escursionisti e verificare che tutto si svolga in spazi adeguati perché non si creino assembramenti. In questo momento evitiamo di organizzare percorsi impegnativi e senza pericoli: non possiamo, ad esempio, dare la mano a qualcuno per guadare un ruscello. E' normale poi che le persone adesso siano fuori allenamento: dobbiamo andarci cauti con le difficoltà". 

I primi giorni, così, sono stati un vero e proprio "assalto" alle iniziative organizzate per dare sfogo alle uscite così a lungo represse. Il territorio intorno a Firenze è ricco di luoghi adatti, dalla Calvana a Monte Morello, passando per Bagno a Ripoli, Fiesole e Scandicci: "Abbiamo organizzato alcune passeggiate infrasettimanali al tramonto, per consentire a più persone di partecipare: - racconta ancora Eliana - la prima da 20 persone è andata 'sold out' in poche ore, abbiamo già otto escursioni fissate a giugno e i posti vanno a ruba. La persone sono rimaste a lungo chiuse e hanno bisogno di libertà e di fare esperienze nuove rispetto a prima, magari stando in compagnia, ma sono tanti anche quelli che scelgono e percorrono i percorsi da soli, o con amici e parenti. Affidarsi a personale che conosce il territorio, almeno all'inizio, è comunque sempre un buon modo per approcciarsi alla natura".

Il boom, però, sta provocando anche qualche preoccupazione agli addetti ai lavori. Molte persone non sono infatti abituate alle regole nel rapporto con l'ambiente, gli animali e di adeguamento al contesto circostante. "Non sempre in queste escursioni ci sono rifugi dove rifocillarsi o fonti d'acqua - sottolinea Eliana - spesso occorre portarsi da bere a sufficienza per tutto il percorso e cibo al sacco: noi questo lo specifichiamo chiaramente. Insieme ad altre associazioni stiamo pensando ad una campagna di sensibilizzazione sul modo in cui bisogna rapportarsi con la natura".

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