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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

La storia del fantasma di Palazzo Vecchio

Le stanze del potere fiorentino sarebbero infestate da un famoso spettro. Si tratta del fantasma di Baldaccio d'Anghiari, che da secoli si aggira tra le mura di Palazzo Vecchio

Lodato persino da Niccolò Machiavelli come "uomo di guerra eccellentissimo, perché in quelli tempi non era alcuno in Italia che di virtù di corpo e d'animo lo superasse", Baldo di Piero Bruni, comunemente noto come Baldaccio d'Anghiari, nacque intorno al 1400 nei pressi dell’omonima città aretina.

Passato alla storia per le sue eroiche gesta in battaglia, Baldaccio sarebbe da sempre lo spettro che, a distanza di secoli, continua ad aggirarsi tra le mura di Palazzo Vecchio. Una presenza inquietante, che ancora oggi infesta le eleganti sale della struttura in cerca di vendetta.

Caduto in disgrazia presso la Signoria di Firenze, nel 1441 l’uomo venne attirato con l’inganno a Palazzo Vecchio, dove fu pugnalato a morte per conto del gonfaloniere di giustizia Bartolomeo Orlandini. Pare infatti che il gonfaloniere volesse vendicarsi degli attacchi subiti da parte del condottiero: secondo le cronache dell'epoca, Baldaccio aveva accusato Orlandini con parole ingiuriose, cercando di dimostrare come il gonfaloniere fosse in realtà un uomo malvagio e corrotto.

Rimasto vittima della congiura organizzata da Orlandini, il cadavere del prode condottiero venne addirittura  gettato dalla finestra del Palazzo e infine decapitato in piazza della Signoria. Da allora il fantasma di Baldaccio continua ad aggirarsi nelle stanze di Palazzo Vecchio, in attesa che sia fatta giustizia e la sua innocenza venga finalmente provata. 

L’ultimo “avvistamento” di questo spirito inquieto risale all’estate del 2001, quando una coppia di fidanzati scattò una foto al panorama fiorentino da piazzale Michelangelo. Oltre ad immortalare il paesaggio notturno però, la foto ritrae anche una figura maschile rivolta verso Palazzo Vecchio. Una presenza inquietante, da tutti subito identificata con la figura di Baldaccio. Secondo la leggenda ogni anno il 6 settembre lo spettro del condottiero si manifesterebbe anche nell’aretino, precisamente tra le stanze del bellissimo castello di Sorci, che fu la sua stessa residenza.

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