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Cronaca

False fatture: al via il processo d'appello a Tiziano Renzi e Laura Bovoli

Imputato anche l'imprenditore Luigi Dagostino

Si è aperto oggi davanti alla Corte d’Appello di Firenze il processo di secondo grado per false fatturazioni che vede imputati Tiziano Renzi e Laura Bovoli, i genitori dell’ex premier Matteo Renzi, condannati in primo grado, il 7 ottobre 2019, a un anno e nove mesi. Nello stesso processo è imputato l’imprenditore Luigi Dagostino, condannato in primo grado a due anni.

Processo false fatture, l'accusa: "Condannare Tiziano Renzi a 1 anno e 9 mesi"

Il processo doveva aprirsi lo scorso 16 dicembre ma venne rinviato per legittimo impedimento: Tiziano Renzi era stato ricoverato in ospedale per Covid. Oggi entrambi i genitori del leader di Italia Viva sono stati invece presenti in aula. Per loro, così come per Dagostino, il sostituto procuratore generale Filippo Di Benedetto ha chiesto la conferma delle condanne. Prossima udienza prevista il 7 luglio.

Le accuse

I fatti al centro del processo risalgono al 2015, quando l’imprenditore Luigi Dagostino era amministratore delegato della Tramor, società di gestione dell’outlet The Mall di Leccio di Reggello (Firenze), e avrebbe incaricato le società Party ed Eventi 6, entrambe ritenute facenti capo ai Renzi, di studi di fattibilità per lavori all’outlet.

Le fatture considerate false e oggetto del processo, perché secondo l’accusa non corrisponderebbero a prestazioni realmente effettuate, sono due: una da 20mila e l’altra da 140mila euro più Iva. Le fatture vennero pagate alla società Party srl (quella da 20mila euro) e alla Eventi 6 srl (quella da 140mila euro) nel luglio 2015.

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