"Basta incollarsi all'asfalto o bloccare autostrade, questi gesti non funzionano": mentre in Gran Bretagna gli attivisti di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista radicale internazionale affermatosi di recente anche in Italia, si interrogano sui modi più consoni per portare avanti la loro disobbedienza civile e meditano una riorganizzazione generale delle proprie strategie comunicative, la 'sezione' fiorentina pare aver già dato inizio al nuovo corso.

Niente gesti dimostrativi estremi in riva d'Arno, come invece accaduto al Senato a Roma ad opera del gruppo 'Ultima generazione'. Ma una capillare opera di persuasione 'glocal', come parrebbe lasciar intendere la loro ultima, inedita azione dimostrativa. Un'azione più sottile che eclatante ma non per questo meno efficace. Innanzitutto per il luogo prescelto: le fermate dei bus, frequentate da tantissimi cittadini. E poi per il 'medium': una pubblicità evidentemente falsa ma molto verosimile graficamente. E soprattutto ben visibile.

Nei giorni scorsi, infatti, negli spazi pubblicitari di alcune pensiline dei bus in zona Campo di Marte sono comparse 'strane' reclame di un importante istituto di credito italiano. Ma non era certo quest'ultimo a farsi pubblicità. Gli attivisti hanno infatti sostituito il logo della banca e lanciato un 'claim' in cui, in sostanza, si accusa "il sistema finanziario globale" di "investire massicciamente in progetti di estrazione dei combustibili fossili" causando "la distruzione del nostro futuro". Il tutto come se fosse proprio lo stesso istituto di credito a dirlo.

L'azione dimostrativa è avvenuta probabilmente nottetempo, la notte di Capodanno, ad opera di un piccolo gruppo di giovani. Stamani le pubblicità 'tarocche' sono state rimosse, a partire da quella comparsa a una fermata dei bus in zona stadio, cui fanno riferimento le foto dell'articolo.

Firenze: la falsa pubblicità di Extinction Rebellion alla fermata del bus