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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza Francesco Ferrucci

Dalle ceneri alla risurrezione, così sulle ceneri del Joyce nasce il nuovo locale di Ditta Artigianale / FOTO

Era chiuso da anni, ora la ripartenza: assunte diciotto persone

"Un luogo per la città, dove prendersi una pausa caffè, acquistare un quotidiano o il pane appena sfornato: con Ditta Artigianale in piazza Ferrucci tornano i caffè letterari a Firenze. Ambienti ispirati al mondo tropicale, linee pulite e colori naturali che riprendono le sfumature del verde, collegandosi simbolicamente al giardino esterno, per un ambiente da vivere durante tutto l’arco della giornata, dalla colazione all’aperitivo. Un luogo unico nel suo genere, che il brand fondato nel 2013 dal pluripremiato Francesco Sanapo e da Patrick Hoffer ha pensato principalmente per i residenti, trasformandolo in un’oasi del buon vivere". Così Ditta Artigianale presenta il suo nuovo locale a Firenze, in piazza Ferrucci, aperto nei giorni scorsi, sulle ceneri di quello che fu un pub storico, il Joyce, chiuso ormai da anni.

A dieci anni dall’inaugurazione del primo locale in via dei Neri dunque, dopo le aperture in via dello Sprone, via Carducci, lungarno Soderini e lo sbarco oltreoceano in Canada, Firenze vede la nascita della quinta caffetteria di Sanapo. Partita nel 2013 con un solo dipendente, oggi Ditta Artigianale offre lavoro a 105 persone, "provenienti perlopiù dal territorio toscano" e per l’apertura in piazza Ferrucci "sono state assunte diciotto persone, mentre altre sette dovrebbero aggiungersi nei prossimi mesi".

Avviata anche una collaborazione con “Fody Fabrics”, che da scarti tessili realizza coperte per senzatetto, rifugiati e animali abbandonati formando ragazzi con disabilità intellettive. Le coperte che i clienti troveranno sui divanetti esterni sono stati realizzati proprio da “Fody”.

“Questo locale rappresenta il proseguimento della nostra storia d’amore con Firenze – commenta Sanapo –. Uno spazio pensato non solo per fare colazione o prendere un caffè, ma un luogo di cultura, un’oasi dove fermarsi, per tornare ad incontrarsi e a confrontarsi davanti ad una tazzina". Infine, attenzione ai residenti, con locale aperto dalle 7 e chiusura alle 23, rispetto alla movida fino alle ore piccole che ruotava intorno al Joyce e che spesso creava attrito con gli abitanti. “Oggi celebriamo la rinascita di un luogo storico della città", celebra la nuova apertura anche l'assessore al commercio Giovanni Bettarini.

La novità più importante del nuovo locale "riguarda la bakery, un laboratorio di pasticceria e di panificazione all’avanguardia, che si pone l’obiettivo di rivoluzionare il concetto di pasticceria e forno. Si ispira alla scuola di pasticceria francese e nordeuropea, con influenza nordamericana, dandogli un tocco italiano e fiorentino. La chef, Francesca Grillotti è un talento fiorentino dell’arte della pasticceria". La cucina è invece coordinata dallo chef Giacomo Faberi, "che ha ideato ricette di ispirazione etnica, provenienti da varie parti del mondo".

Tra le portate, si citano l’ “Asparagus Pesto Toast W/Burrata OR Tofu”, un toast croccante con ricco pesto fatto in casa di asparagi, accompagnato da spinaci, mandorle tostate, pomodorini freschi e servito scegliendo tra Tofu marinato speciale oppure con Burrata; La “Caesar Salad”, insalata con spinaci freschi, salsa Caesar fatta in casa, bacon croccante, pollo cotto a bassa temperatura, cubetti di pane croccante e scaglie di parmigiano; il “power Quinoa Bowl”, insalata con quinoa, asparagi, edamame, agretti, cipolla candita, avocado, salsa tahini artigianale, ravanelli, fragole, germogli di piselli, mandorle tostate e pomodorini. La colazione è invece divisa in italiana (con croissant, dolci e torte tipiche della tradizione nostrana) ed internazionale, con french toast, pancakes, uova strapazzate.

Ovviamente, il caffè, fondato "come per gli altri locali, sulla promozione del consumo consapevole, con garanzie sulla filiera di provenienza di caffè e non solo e sul benessere delle persone che lavorano nelle piantagioni, unito alla salvaguardia dell’ambiente". E infine, i cocktail. La ristrutturazione è stata curata dai fratelli Luca e Marco Baldini, e ha riguardato 200 metri quadri di interno e 300 di esterni. Ora parola ai clienti.

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