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Cronaca Novoli / Via di Novoli

L'ex centrale Fiat di Novoli torna a nuova vita \ FOTO

E' l'ultimo edificio rimasto della grande fabbrica che fu, dove due immense caldaie producevano energia. Ciminiera e macchinari industriali d'epoca resteranno

La ex centrale Fiat di Novoli, all'incrocio tra via Forlanini e via di Novoli, avrà presto nuova vita. Così almeno nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, che questa mattina ha mostrato alla stampa l'interno dell'edificio che serviva alla fabbrica di auto per produrre energia elettrica, attraverso due caldaie che, alimentate a lignite, producevano vapore. E' ancora ben visibile la ciminiera a fasce bianche e rosse, che tocca i 50 metri di altezza e resterà con funzioni di segnalazioni per il vicino aeroporto.

L'interno dell'edificio è abbandonato da tempo, ma sono ancora ben visibili le due due gigantesche caldaie e i diversi macchinari d'epoca che servivano a regolare i flussi di vapore e la pressione. Flash di altri tempi e testimonianze d'epoca interessantissime. All'interno della struttura, progettata dall'ingegnere torinese Vittorio Bonadé Bottino negli anni Trenta e realizzato tre il '38 e il '39, sorgeranno un 'urban center' e un punto informazioni aperti alla cittadinanza.

L'edificio è alto 31,5 metri e contiene quattro livelli più il livello di copertura, pari a circa 1700 metri quadri. Al centro, come si vede dalle foto, il grande volume della sala caldaie di oltre 1900 metri quadri. La centrale, ultimo residuo dell'ex fabbrica Fiat, sorge accanto al complesso dove sono stati realizzati un cinema multisala, una palestra, negozi, centri commerciali, parcheggi, spazi per l'università e appartamenti.

Il primo piano avrà la funzione di Urban center, uno spazio aperto al pubblico che consenta di scambiare e ricevere informazioni sulla città, sui cantieri, sugli eventi in svolgimento – spiega l'assessore al territorio Elesabetta Meucci -. Ci saranno sportelli aperti al pubblico e piccoli uffici, al servizio dei cittadini”. Le caldaie e il complesso sistema di passerelle resteranno. “Una testimonianza di archeologia industriale che sarà conservata”, prosegue Meucci. Al primo piano sorgerà uno spazio polivalente che comprenderà un infopoint e locali destinati alla 'visual architecture' (schermi e proiezioni).

Un secondo livello consentirà, grazie alle vetrate, di affacciarsi sulla città. Lo spazio, di proprietà pubblica, sarà dato in gestione a privati tramite bando pubblico. Un terzo livello sarà destinato ai servizi funzionali al secondo, con cucine, spogliatoi, uffici. Ma uno spazio intorno alla ciminiera rimarrà libero e aperto al pubblico. Infine, sul tetto della centrale sorgerà una terrazza pubblica, da dove si potranno vedere anche le immagini trasmesse da una telecamera ad alta definizione che sarà posta sulla sommità della ciminiera. Questa sarà messa in sicurezza, ma l'aspetto resterà invariato. Saranno costruite due nuove scale di sicurezza e due nuovi ascensori.

A quando tutto questo? “Speriamo di poter far partire i lavori entro un anno – risponde l'assessore -. Poi ci vorranno 36 mesi di tempo”. Se tutto dovesse andar bene, dunque, per l'inaugurazione se ne parlerà nel 2019.

Fornace Novoli ex area Fiat

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