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Cronaca

Evasione fiscale per quasi 3 milioni di euro nei negozi “Compro oro”

La guardia di finanza ha scoperto che dentro alcuni negozi "Compro Oro" l'oreficeria usata veniva passata per rottami d'oro godendo così di agevolazioni sull'Iva

La guardia di finanza ha scoperto una maxi evasione fiscale nel settore dei negozi che ritirano preziosi usati, i cosiddetti “Compro oro”. Quattro le verifiche effettuate dalle fiamme gialle, tre a Firenze e una a Campi Bisenzio, in cui si è scoperto mancati versamenti d’Iva per 2,9 milioni e ricavi non contabilizzati per 630mila euro. Come è stato possibile? Grazie ad un regime fiscale agevolato. Le attività  facevano passare il ritiro del normale usato come ritiro di "rottami d’oro" per cui appunto si gode di un’agevolazione. Proprio la differenza di tassazione, e quindi il diverso regime fiscale, avrebbe comportato il surplus messo in cassa dai titolari delle attività.

IVA - Questi tipi di negozi  possono solo acquistare preziosi nuovi, usati o danneggiati per poi rivenderli al pubblico, a fonderie o altri operatori. A i “Compro oro” è vietato acquistare “oro da gioielleria” e cederlo dopo averlo fuso, in quanto è necessaria una comunicazione alla Banca d’Italia e l’iscrizione in un albo professionali.  La distinzione tra le due attività è importante proprio per determinare un differente regime di tassazione dell'Iva, che nella vendita di gioielli usati è del 20%.  

Le violazioni riscontrate nei quattro negozi vanno da poche decine di euro a centinaia, in un caso sono state realizzate vendite mensili per oltre 300mila euro. Nelle prossime settimane i controlli proseguiranno al fine di individuare ulteriori casi di evasioni in questi tipi di negozio.

 

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