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Cronaca

Esplosione alla caserma Fadini: a processo l'ex questore Intini

A giudizio anche l’ex dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, due responsabili del servizio di prevenzione e tre artificieri

Il gup del tribunale di Firenze ha rinviato a giudizio l’ex questore di Firenze Alberto Intini per la morte dell'artificiere Giovanni Politi, deceduto nel febbbraio 2018 a causa di una deflagrazione alla caserma Fadini.

Con l'ex questore vanno a giudizio altri sei imputati. Si tratta dell’ex dirigente dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, due responsabili del servizio di prevenzione e tre artificieri.

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I funzionari sono accusati anche della violazione della normativa sua sicurezza sul lavoro. In particolare Intini - in qualità di datore di lavoro della vittima - avrebbe dovuto per l'accusa "effettuare una corretta valutazione del rischio e di elaborare adeguate misure di prevenzione e protezione".

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Politi sarebbe infatti deceduto a causa della violenta esplosione causata dalle scintille finite sopra il tavolo da lavoro su cui l'artificiere stava operando con una smerigliatrice.

Nella stanza, sempre secondo l'accusa, erano state stoccate in modo non conforme polvere pirica e armi da fuoco.

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