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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Escort all'hotel Mediterraneo, secondo grado: l'accusa chiede di confermare le condanne

Davanti ai giudici della Corte D'Appello torna la vicenda che scandalizzò la città. E lambì Palazzo Vecchio

Aggiornamento: La Corte d’Appello di Firenze con sentenza del 21.10.2021, in parziale riforma della sentenza emessa in primo grado, ha dichiarato il non doversi a procedere nei confronti di Barend Kraus in ordine al reato a lui ascritto, nonché nei confronti di Marco Taddei, Matteo Balatresti e Simone Taddei, esclusa l’aggravante contestata (ossia quella della pluralità delle persone offese), per essere i relativi reati estinti per prescrizione. Per Franco Bellini, invece, la pena è stata ridotta a 1 anno e 7 mesi (pena sospesa).
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“Non sono criminali né terroristi ma purtroppo il reato c'è e gli imputati vanno condannati per favoreggiamento della prostituzione”. Così il sostituto procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna per tutti gli imputati al processo di appello sulla vicenda delle escort all'hotel Mediterraneo, l'inchiesta che nell'ormai lontano 2013 provocò un grosso scandalo in città lambendo anche Palazzo Vecchio.

Nel corso dell'udienza, l'accusa ha chiesto di giudicare nuovamente colpevoli l'orologiaio Franco Bellini, condannato a 3 anni in primo grado, i fratelli Marco e Simone Taddei, titolari dell'hotel Mediterraneo (rispettivamente a 2 anni e 3 mesi e a 2 anni e 1 mese), infine il procuratore sportivo Barend Krausz e Matteo Balatresi (a 2 anni).

“Gli imputati garantivano ad amici e conoscenti la disponibilità delle ragazze e offrivano il contatto diretto con loro, e a volte stabilivano anche i prezzi delle prestazioni, compiendo un'attività di intermediazione - ha aggiunto il sostituto procuratore generale - Si potrà discutere di quanto possa essere grave questo reato, ma il punto è chiaro: non è goliardia e la condotta degli imputati costituisce favoreggiamento della prostituzione”.

La vicenda risale a 7 anni fa, quando una moglie tradita denunciò le abitudini del marito all'hotel Mediterraneo. Così gli investigatori scoprirono che, attraverso un sito di appuntamenti on line, venivano organizzati incontri con prostitute nelle stanze dell'albergo e in appartamenti privati.

I clienti (tra cui medici e avvocati) prenotavano l'incontro e poi ricevevano un sms con l'ora e il numero della stanza o l'appartamento in cui recarsi. All'ora stabilita, entravano all'hotel senza alcun controllo e si recavano all'appuntamento.

Per mezz'ora di sesso erano disposti a pagare fino a 150 euro, per 'festini' e incontri 'particolari' fino a 2.000 euro. Si prosegue il 6 aprile con le arringhe dei difensori degli imputati.

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