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Cronaca

Empoli: 15 mesi di lavori per il nuovo pronto soccorso

Ecco il progetto per il San Giuseppe: spazi più grandi e funzionali per i pazienti

Un pronto soccorso più grande e riorganizzato, con nuove dotazioni tecnologiche ed aree per meglio gestire i pazienti e con una suddivisione più funzionale degli spazi. E’ stato presentato il progetto definitivo di ampliamento e riqualificazione all'ospedale San Giuseppe di Empoli.

L'illustrazione è avvenuta in seguito ad un sopralluogo, per prendere visione dei miglioramenti strutturali ed organizzativi già operati nella scorsa estate, del direttore generale della Asl di Firenze Paolo Morello Marchese, il direttore della medicina d'urgenza Simone Vanni.

La superficie attuale del pronto soccorso (1.500 mq) sarà incrementata di ulteriori 100 mq, aumentando principalmente la capacità di accoglienza delle sale d’attesa, mentre le altre aree saranno oggetto di una complessiva riqualificazione tecnologica e funzionale.

Il costo complessivo dell’intervento è stimato in 1,6 milioni di euro e i tempi di realizzazione dell'intervento si svolgeranno in circa 15 mesi, prevedendo quattro fasi principali di esecuzione intervallate dai conseguenti allestimenti con l’avvio dei lavori nella prossima estate.

“Il progetto – ha sottolineato Morello - è collegato alla nuova delibera regionale che ha previsto l’introduzione dei codici numerici per una migliore gestione dei percorsi assistenziali in urgenza. Tutti i nostri pronto soccorsi aziendali sono adeguati per livelli d’intensità assistenziale”.

Nella planimetria che riguarda il pronto soccorso empolese si vede infatti l’articolazione definita delle sette aree suddivise in A-Alta Complessità, M-Media Complessità, B-Bassa Complessità, E-Emergenza, T-Triage, R-Tac/RX e S-Sala attesa. 

Il dottor Vanni ha evidenziato che organizzando il pronto soccorso per i  diversi livelli di intensità di cure, sarà garantito un percorso più fluido per le diverse tipologie di pazienti. 

“Durante quest’ estate sono state fatte piccole modifiche interne – ha spiegato Vanni - che hanno permesso un primo adeguamento: la creazione dell'area TVR – Team di Valutazione Rapida - con lo scopo di avvicinare l'attività medica al triage, un primo ampliamento dell'area di attesa e di trattamento dei pazienti di media intensità. I lavori futuri, invece – ha aggiunto il direttore - hanno lo scopo di migliorare ulteriormente l'accoglienza e la presa in cura dei nostri pazienti”. 

Nel nuovo Pronto Soccorso, che negli ultimi mesi ha registrato un progressivo incremento degli accessi e che si stima a fine 2019 supereranno i 70.000/anno, sarà anche presente un’ rea di alta complessità con i letti monitorizzati (HDU, high dependency unit), dove sarà possibile la gestione/stabilizzazione per 24-48 ore dei pazienti più gravi, sarà ulteriormente ampliata l'area di trattamento dei pazienti di media complessità sia deambulanti che barellati, e la costruzione delle aeree per i pazienti con bisogni speciali: codice rosa, paziente infettivo-contagioso, fine vita.

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