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Cronaca Empoli

Empoli, licenziato malato oncologico

L'uomo, invalido al 50% e con tre figli a carico, è stato licenziato dall'azienda Coin Service spa di Empoli per aver superato di quattro giorni il limite di malattia dal contratto nazionale

L'azienda empolese Coin Service Spa ha licenziato un lavoratore malato oncologico. L'uomo, invalido al 50% e con tre figli a carico, è stato licenziato per aver superato di quattro giorni il limite di malattia dal contratto nazionale: è quanto denuncia la Filcams-Cgil dell'Empolese Valdelsa, che annuncia una mobilitazione sul caso. 

Secondo il sindacato, l'azienda di Empoli avrebbe comunicato la disponibilità alla riassunzione con l'inserimento di una nuova clausola che prevede 20 giorni di prova, durante i quali, sostiene Cgil, il lavoratore non potrà ammalarsi. 

“La provocazione è evidente - spiega Massimo Fabozzi, della Filcams Cgil Empolese-Valdelsa - la proposta non risolve il problema, il lavoratore non sta bene, aver usufruito di tutti i giorni non vuol dire essere guarito, non può essere al lavoro. Per questo, aggiunge, sensibili alla solitudine ed alla disperazione dei lavoratori, sempre più spesso utilizzati come “merce”, rimandiamo al mittente la proposta aziendale e siamo pronti alla mobilitazione perché sia fatta giustizia in un territorio ad alto capitale sociale e, salvo eccezioni, buone relazioni industriali. La Coin Service - conclude - ancora una volta, con il suo comportamento, ingenera tossine e divisioni che impediscono un confronto positivo. Quanto prima decideremo e renderemo pubbliche tutte le iniziative che saranno messe in campo per tutelare e difendere i diritti del lavoratore da noi rappresentato”.

Pronta la replica di Coin Service, secondo cui "la proposta era solidale" allo stato di salute del dipendente, a cui era garantita "la stessa mansione ma inquadrata in un nuovo contratto che, quindi, prevede un nuovo periodo di malattia". Il periodo di prova, sostiene l'azienda empolese, "sarebbe servito a valutare le piene potenzialità del dipendente stesso". 

“Serve adeguare la normativa per impedire il ripetersi di episodi di questa gravità che ledono la dignità di chi deve essere sempre tutelato dal sistema”, ha dichiarato il deputato toscano e responsabile sanità del Pd Federico Gelli. “Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministero della Salute e del Lavoro per capire quali provvedimenti è possibile attuare per evitare il ripetersi di questi episodi. Nello specifico del caso di Empoli mi auguro che l’azienda prenda atto di quanto avvenuto e ponga rimedio nel più breve tempo possibile. Ogni normativa vigente può sempre essere oggetto di interpretazione e in questo caso la flessibilità dell’azienda sarebbe più che auspicabile.” 

“Se poi dovesse corrispondere a vero l’informazione" - conclude il deputato- "secondo cui l'azienda si è resa disponibile a riassumere il lavoratore con l’inserimento di una clausola che prevede 20 giorni di prova, nei quali il dipendente non potrà ammalarsi, si tratterebbe di un vero e proprio insulto.”

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