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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza casa, associazioni e sindacati: "Confermare la proroga degli sfratti e aprire subito un tavolo in Regione"

La denuncia del Sunia: "In parlamento già richieste di eliminare il blocco fino al 30 giugno, sarebbe drammatico"

L'emergenza casa non dà tregua. E se Firenze era già la 'capitale degli sfratti' prima della pandemia, il coronavirus non fa che aggravare la situazione.

Tra gli ultimi atti del governo Conte bis c'è stato quello di prorogare fino al prossimo 30 giugno il blocco degli sfratti, come chiesto da associazioni degli inquilini e sindacati.

"In parlamento però in questi giorni c'è già chi lavora alla cancellazione del blocco, sarebbe drammatico per migliaia e migliaia di famiglie", denuncia Laura Grandi, segretaria del Sunia della Toscana.

Stessa richiesta, quella di confermare la proroga del blocco degli sfratti, arriva da Unione Inquilini, Uniat e ai sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil.

"Si proroghi il blocco degli sfratti fino al 30 giugno così come deciso da governo Conte e si lavori intorno a un progetto che scongiuri il rischio di nuove proroghe e fornisca ristori, esenzioni e agevolazioni fiscali alla proprietà che subisce l’ulteriore ritardo nel rilascio dell’immobile", si legge in una nota comune, dove si chiede anche alla Regione Toscana di "aprire un tavolo che coinvolga Prefetti, Sindaci ed Assessori delle aree ad alta tensione abitativa (Firenze inclusa, ndr) e le organizzazioni sindacali".

"La drammatica situazione sanitaria, economica e sociale che vive il paese, sta incidendo fortemente sulla situazione di grave disagio abitativo che già da tempo pesa sulle famiglie toscane. Il dato degli sfratti per morosità incolpevole aumenta a dismisura come dimostrano le crescenti procedure nei tribunali di questi ultimi mesi, per le difficoltà di tanti inquilini a corrispondere il canone di locazione. Il disagio abitativo nella nostra Regione si attesta su un numero altissimo: più di 80mila famiglie soffrono le problematiche legate alla casa. Gli affitti e i costi dell’abitare in generale, sono diventati lo scoglio più difficile da sorpassare, per le persone strozzate dalla precarietà abitativa. Oltre a questo, incombe il rischio dello scadere al 31 marzo, del blocco dei licenziamenti", si legge ancora.

"Il Parlamento lavora per la conversione in legge del DL 183/2021 nel cui testo opportunamente il precedente Governo Conte, ha inserito una sospensione degli sfratti per morosità ad uso abitativo e diverso e delle procedure immobiliari, sino al 30 giugno. Di fronte a prese di posizione durissime contro questa norma da parte di chi vorrebbe una immediata ripresa delle esecuzioni degli sfratti abbiamo, con fermezza, richiesto ai gruppi parlamentari di confermare questa norma che, se cancellata, determinerebbe una situazione insostenibile per le nostre città colpite oltre che dagli effetti molteplici e le restrizioni della pandemia, dal dilagare di un crescente numero di famiglie che rischiano di essere messe “in mezzo alla strada” senza una alternativa alloggiativa", proseguono associazioni degli inquilini e sindacati.

L'apertura del tavolo e del confronto in Regione a partire da subito sono legati "alla necessità di trovarsi preparati alla riapertura delle esecuzioni con Forza pubblica a partire dal 1° luglio e per avere una omogeneità di procedure nei vari territori. La richiesta ai Comuni è quella di attivare prima possibile le Commissioni per il passaggio da casa a casa, previste dalla Legge regionale 2/2019, che offrono l’unica modalità operativa per governare e graduare le esecuzioni con forze pubbliche, senza creare tensioni sociali". Il Sunia rende infatti noto che a partire dal 1° luglio il calendario nella sola area comunale di Firenze prevede l'esecuzione con forza pubblica di 130 sfratti al mese, una media di oltre quattro al giorno.

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