Dpcm e coronavirus: controlli a tappeto nelle palestre per il rispetto delle norme anticovid
In arrivo nuovo protocollo attuativo più rigido
Partiti i controlli nell'area fiorentina per verificare il rispetto delle norme anti Covid 19 all'interno delle strutture sportive. Le verifiche, eseguite dal Nas dei carabinieri, si stanno svolgendo a livello nazionale. Accertamenti comunque ipotizzabili già domenica sera dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, illustrando l'ultimo Dpcm, ha chiarito la necessità di come tutte le palestre e le piscine si debbano adeguare entro questa settimana ai protocolli di sicurezza per non far scattare la chiusura.
Dpcm e ristoranti: la temuta chiusura non c'è
Palpabile l'apprensione nell'aria, e nel settore in generale, come hanno chiarito AGISI (Associazione Gestori Impianti Sportivi Italiani) e CIWAS (Confederazione Italiana per il Wellness e Attività Sportive per la Salute) che temono una possibile chiusura che andrebbe a sommarsi ai mancati introiti del lockdown e le spese legate alla riapertura. "Come gestori in prevalenza di piscine e palestre, siamo molto turbati dalla 'finestra' di monitoraggio di una settimana concessa a quei centri che ancora non si sono allineati ai protocolli. È nostro interesse far adeguare chi non è a norma e noi stessi saremo in prima linea per vigilare sui nostri associati. Il rischio concreto, però, è che un intero comparto possa pagare a causa di pochi. Ciò recherebbe al settore un danno incalcolabile".
L'intervento del ministro Spadafora
Sull'argomento è intervenuto anche il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, a 'L'aria che tira' sul La7. A effettuare i controlli nelle palestre e nei centri sportivi "devono essere le forze preposte: so che i Nas, i Carabinieri e la Guardia di Finanza li stanno facendo, ma devono essere intensificati. Attraverso i sindaci, ad esempio, che potrebbero mandare la Polizia municipale nelle strutture".
"Questo mondo si è attrezzato ma ha investito soldi per riaprire, non bisogna penalizzarlo: non esistono evidenze scientifiche di contagi all'interno delle palestre", ha aggiunto. Su possibili ulteriori misure restrittive, Spadafora ha sottolineato: "L'evoluzione della crisi ci porta a cambiare le scelte. Se da qui ai prossimi giorni la situazione peggiorerà, saremo costretti a mettere in discussione quanto deciso nelle scorse settimane".
Il nuovo protocollo: "Allenamento con la mascherina"
"Venerdì pubblicheremo un protocollo attuativo più rigido per le palestre, che prevede maggiore distanziamento dove non si può usare la mascherina e l'uso di quest'ultima in determinate attività".