Dostoevskij a Firenze
Firenze una delle città in cui prima o poi gli artisti arrivano per trovare ispirazione, per immergersi nella storia e per mangiare un po’ del nostro buon cibo accompagnato da dell’ottimo vino.
Oltre a Percy Bysshe Shelley, Mary Shelley, Hans Christian Andersen, Pëtr Il'ič Čajkovskij anche Fedor Michajlovic Dostoevskij. A testimoniare la sua presenza nella città gigliata è una targa al numero 22 di palazzo Pitti.
Dostoevskij divenuto famoso con il romanzo “Povera gente” fu condannato a morte nel 1849 per partecipazione a società segreta con scopi sovversivi. Il 19 dicembre dello stesso anno lo zar Nicola I commutò la condanna a morte in lavori forzati a tempo indeterminato. Dopo quattro anni in Siberia partì verso l’Europa con la moglie.
A Dresda iniziò a scrivere il romanzo “L’idiota” che concluse proprio a Firenze. Questo diventò uno dei suoi romanzi più celebri.