Donna crocifissa a Ugnano: Viti condannato a 20 anni
Il pm aveva richiesto l'ergastolo nel processo contro l'idraulico fiorentino
Venti anni di reclusione per Riccardo Viti nel processo - con rito abbreviato - che ha visto l’idraulico fiorentino accusato di aver violentato e seviziato una 26enne romena trovata morta nel maggio 2014 a Ugnano. La donna, Andreea Cristina Zamfir, fu trovata “crocifissa” sotto il cavalcavia dell’autostrada A1. In aula il pm Eligio Paolini aveva chiesto la condanna all’ergastolo. Il pubblico ministero ha definito Viti "un sadico sessuale" ma anche "un lucido calcolatore". "Viti sapeva che quello che faceva era pericoloso e che gli strumenti usati potevano provocare alle vittime lesioni gravissime". In aula Viti ha chiesto perdono alla famiglia della vittima.
LA CATTURA DEL MANIACO // VIDEO
LA CACCIA ALLE LUCCIOLE // VIDEO
DOPO L'ARRESTO: "IMPICCATI" // VIDEO
ARRESTO - A pochi giorni dalla tragedia la squadra mobile fermò Viti, che ammise di essere l’assassino. Dopo la scoperta del corpo di Andreea Cristina Zamfir, un’altra prostituta raccontò di essere stata seviziata da “un italiano, alto, fra i 50 e i 60 anni, grasso, con pochi capelli” che “appena sceso dalla macchina diventò una bestia. Io scappai, ma lui mi rincorse e mi raggiunse. Mi legò a un palo, con le braccia incrociate davanti al viso, in piedi”. Martina, così disse di chiamarsi la donna, confessò di essere stata violentata con un legno. Lei riuscì ad allontanarlo.