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Cronaca Via Cimitero di Ugnano

Donna crocifissa: la vittima è morta per una tremenda emorragia causata dalle sevizie

Effettuata l'autopsia sul corpo della 26enne. E'morta per uno choc traumatico. Trovati i parenti della donna, vivono nel beneventano

E' stata svolta ieri l’autopsia sul corpo di Andrea Cristina Zamfir, la lucciola romena trovata morta a Ugnano nella notte tra domenica e lunedì. Dall’esame effettuato all'istituto di medicina legale di Careggi  è emerso che la donna è morta per un’emorragia interna causata dalla sevizia sessuale inflittale dal maniaco. Emorragia scatenata dall’introduzione nel corpo della donna di un bastone che ha lesionato gli organi interni. L’agonia della vittima è stata breve, la 26enne è morta per uno choc traumatico. Ora si attendono i responsi degli esami istologici e tossicologici.

Intanto continua la caccia al maniaco. Al momento sono sette gli episodi sui cui si sono focalizzati gli investigatori. In tre casi il dna, ricostruito dalla saliva lasciata sul nastro adesivo strappato con i denti, appartiene a uno stesso profilo. E si continua a cercare un uomo tarchiato, con pochi capelli, tra i 50 e 60 anni. Questo, come descritto da numerose prostitute, sarebbe l’identikit di colui che faceva strane richieste  alle lucciole. L’uomo, dai modi gentili, sceglierebbe le vittime delle sue violenze tra donne fisicamente deboli e fragili dal punto di vista psicologico. Come prostitute occasionali, su “strada” per necessità economiche. Gli investigatori stanno anche cercando, come riporta il Corriere, un furgoncino bianco.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vicesindaco Dario Nardella chiedendo per lunedì la convocazione di un Comitato per l'ordine e la sicurezza (Cosp) in prefettura.  “Questa vicenda - ha spiegato Nardella - non ha nulla a che fare con la sicurezza urbana della città. Comunque io mi sono immediatamente attivato e sono in contatto costante con forze dell'ordine, prefetto e questore. Ho fiducia e spero che l'assassino sia trovato al più presto".

In un'intervista esclusiva all'emittente campana Otto Channel, si è scoperto che i familiari della vittima vivono nel beneventano e non in Romania. Per la precisione a Montesarchio. La sorella e la madre hanno lanciano un appello affinché la salma della ragazza venga tumulata nel Sannio. “La donna - secondo il racconto delle due donne - dal 2008 si era trasferita da uno zio a Prato facendo perdere le proprie tracce dopo pochi mesi”.

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