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Cronaca

Sentenza: i genitori si separano? Il figlio avrà la doppia residenza

A stabilirlo è stato il tribunale di Firenze. Una novità assoltuta che toccherà da vicino tutti quei casi in cui il giudice ha optato per l'affidamento condiviso del minore

Quando due genitori si separano c’è sempre una storia in più da raccontare, quella dei figli. La legge chiama questo destino affidamento, all’uno o all’altro pezzo di quello che prima era un nucleo unico. A volte capita, tuttavia, che il tribunale assegni la tutela del minore ad entrambi i genitori, attraverso una procedura chiamata affidamento condiviso. Ed è a quest’ultima tipologia giuridico/esistenziale che si è rivolta la sentenza del tribunale di Firenze giunta in mattinata. In pratica il giudice ha stabilito, occupandosi di una coppia divorziata e che vive in due Comuni diversi, che in caso di affidamento condiviso di un figlio minorenne, il ragazzo potrà avere la doppia residenza. Tradotto, se la madre avesse residenza a Firenze, mentre il padre a Sesto Fiorentino, il figlio sarebbe registrato nelle liste anagrafiche di entrambi i Comuni. La sentenza parla chiaro: il bambino deve essere domiciliato e dunque residente, presso tutti e due i genitori, oltre che essere affidato a entrambi. Un unicum, una prima volta assoluta nel panorama legislativo nazionale. Ora saranno le Amministrazioni comunali a dover risolvere il problema: la legge in Italia infatti non prevede la possibilità di una doppia residenza.

Il provvedimento che assegna la doppia residenza per il ragazzo di 11 anni, i cui genitori stanno divorziando, secondo l’avvocato Iacopo Tozzi, che assiste il padre, “rafforza il concetto di pari responsabilità genitoriale nei casi di affidamento condiviso”. In pratica non esiste più un genitore presso cui il figlio risiede e abita prevalentemente e un altro considerato ‘esterno’. Il giudice Domenico Paparo del tribunale di Firenze nel provvedimento spiega che si tratta di una decisione presa prima di tutto nell’interesse del ragazzo: con il doppio domicilio potrà ottenere non pochi vantaggi, come quello di usufruire dei centri estivi organizzati da entrambi i Comuni di residenza. Tra l’altro la doppia residenza permetterà ai genitori del ragazzo, a differenza di quanto avvenuto finora, di accedere ad agevolazioni fiscali, a contributi e a sovvenzioni pubbliche in quanto il figlio risulterà su entrambi gli stati di famiglia, documento fondamentale anche per il calcolo dell’Isee. Il giudice Paparo ha quindi stabilito che le comunicazioni sul ragazzo dovranno essere inviate a tutti e due gli indirizzi di residenza, mettendo alla pari i genitori anche sulle informazioni che lo riguardano. In alcuni Paesi europei come Belgio e Francia, la doppia residenza e quindi la piena parità genitoriale è già legge, mentre in Italia da tempo si discute alla modifica delle norme. Il provvedimento del giudice fiorentino, secondo l'avvocato Tozzi, “potrebbe dare la spinta decisiva”.


 

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