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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Barberino Tavarnelle: fumi e cattivi odori dalla distilleria, il comitato contesta il sindaco

Il comitato di tutela e difesa della Valdelsa interpreta con preoccupazione il sopralluogo Arpat e la successiva ordinanza del Sindaco di Barberino Tavarnelle

"L'ultima ordinanza del sindaco ci ha lasciato basiti". Senza troppi giri di parole, gli attivisti del comitato di tutela e difesa della Valdelsa, attaccano il primo cittadino David Baroncelli sulla questione della ciminiera della distilleria Deta. 

"E' successo che il 20 marzo l'Arpat, dopo varie segnalazioni di cittadini e una anche ai carabinieri circa un aggravarsi del problema esalazioni maleodoranti, specialmente nelle ore serali, prodotte dell’attività della distilleria Deta, abbia fatto un sopralluogo" scrivono dal comitato.

"L’Arpat - si legge nella nota del comitato - non ha  riscontrato irregolarità o anomalie sull'attività della distilleria ma ha espresso con dovizia di particolari che un prolungato ristagno e accumulo nei bassi strati dell’atmosfera, degli inquinanti emessi dalla combustione/essiccamento delle buccetta, potesse essere dovuto alla situazione atmosferica nell’ultima settimana e potesse essere attribuibile a un periodo di pressione atmosferica livellata sulla Toscana, associata a cielo sereno o poco nuvoloso, venti deboli e quindi l’instaurarsi dei fenomeni di inversione termica verticale nelle ore notturne come evidente il ritorno dei fumi verso il suolo. Aggiungendo ancora che il camino alto soli 20 metri è valutato inadeguato a contenere i disturbi olfattivi generati dalle sue emissioni, anche quando si rispettassaro i limiti imposti dalla nuova autorizzazione".

La ciminiera 'mostro'

Il comitato sottolinea poi come Arpat abbia ribadito che "l’assenza di una autorizzazione edilizia rende ancora incerto il protrarsi di questa situazione di transitorio, tirando così in causa il Comune. L'argomento della costruzione della ciminiera è uno dei temi contro il quale il comitato sta lottando, producendo anche atti al sindaco che lo inducano a valutare bene la situazione e magari cercare modalità alternative alla costruzione di questo mostro".

Due tipi di sentori

Anche perchè, argomenta il comitato, dalla distilleria "provengono due tipi di sentori: uno di bruciato ma spesso si sente anche un fetore, un lezzo insopportabile che non può derivare dall' essiccazione delle buccette, non si capisce da dove proviene, e chiederemmo all'Arpat di ampliare le rilevazioni odorifere in altri contesti".

Dopo il sopralluogo, Arpat ha suggerito al sindaco di sospendere momentaneamente l'attività della Distilleria nelle ore notturne, cosa che il primo cittadino ha fatto nell'interesse pubblico come ha dichiarato, rimarcando però anche lui l'inadeguatezza di un camino di 20 metri.

L'ordinanza 'bava di vento'

"Il nostro sindaco ha quindi promulgato un'ordinanza di sospensione attività nelle ore notturne, con  una validità di 30 giorni, al termine dei quali sarà valutata la situazione e verificato come procedere. Nondimeno, con un guizzo di fantasia, ha previsto una eccezione, legata alle notti caratterizzate da velocità del vento superiore a 1,5 m/s, dato che merita attenzione e saper fare i conti per comprenderne il significato" aggiunge la nota del comitato.

"Per chi non fosse esperto di venti e termini di calma piatta, bava marina, brezza - conclude la nota - si spiega che il dato di cui sopra, espresso in metri e secondi, convertito in un'ora, dà un risultato di velocità del vento oraria di km 5,400. Il vento fino a km 5 orario si chiama bava di vento, tra 6 e 11 brezza leggera. Quindi la Deta dovrà sospendere la produzione notturna solo quando ci saranno soffi di bava di vento. Quindi, visto che nella zona completamente aperta un poco di brezza soffia sempre, l'ordinanza sarà sempre derogabile".

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