Meccanò e Central distrutti, finisce l'epoca della disco alle Cascine

Finisce un’epoca; alla fine il Meccanò ed il Central Park saranno buttati giù, demoliti. A stabilirlo la riunione fiume di martedì della Giunta di Palazzo Vecchio. La decisione era nell’aria; nel progetto del nuovo Parco della Musica, incentrato sul nuovo teatro del Maggio, non sono previsti “vicini” troppo chiassosi. Tutto non c’entra, o l’uno o l’altro. La Giunta da tempo ha scelto il Parco: un innesto architettonico che va ben oltre i confini cittadini e una scommessa che mira ad una riqualificazione di tutta l’area delle Cascine. Anche di questo se ne parla da tempo, la preparazione della convention sui 100 luoghi ha dato una brusca accelerata alla macchina decisionale. Il master plan dell’area, la cui presentazione fu interrotta dall’esplosione della bomba d’acqua, descrive una nuova filosofia del polmone verde di Firenze, dalla pedonalizzazione alla riqualificazione di tutti gli edifici di proprietà del Comune, comprese le due discoteche.

MECCANO’ - Certo per quel che riguarda il Meccanò, la cosa è più semplice e meno traumatica. Il locale è chiuso da più di un anno; per la precisione dal quando un incendio distrusse gran parte dei locali. Il Comune da ieri ha pubblicato in rete civica il bando(vedi). Chi vorrà gestire la struttura dovrà sborsare 280 mila euro l’anno, ragionando in altri termini si parla di un canone di 19 mila euro al mese (anche se per il primo anno e solo per questo chi se lo aggiudicherà dovrà pagare solo il 10% dell’ammontare totale). Cosa sorgerà al posto dell’ex discoteca non è dato sapere. Il bando recita “attività economiche e di servizio per i cittadini”. In questa dicitura ci sta tutto, fuorché un altro locale dai decibel alti, molto alti. Il sentore comune è che l’area che per anni ha ospitato uno dei locali più famosi di Firenze si sia incamminato per trasformarsi in un ristorante, o comunque un qualcosa dove alla musica si possa abbinare il cibo.

CENTRAL – Molto più complicata la situazione per il Central Park. Il bando, a differenza del locale “cugino” è un miraggio. Lontanissima la scelta sulla destinazione d’uso, compresa la programmazione progettuale. Di certo è che verrà tirato giù e che anche quella parte di Firenze by night scomparirà sotto le ruspe. A cominciare nell’immediato, come fanno sapere da Palazzo Vecchio, dalle strutture abusive che negli anni si sono insediate dentro le cancellate del locale. Dopo il primo passo, ci sarà da decidere sul futuro della struttura, ma senza tornare indietro. Lì i decibel della disco non torneranno.