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Cronaca

Assistenza cercasi: disabili occupano il Consiglio regionale

Tutta la notte in Regione, aula approva mozione all'unanimità

Fin dal pomeriggio di martedì hanno presidiato l’aula del Consiglio regionale, facendosi sentire con urla e trombette, e chiedendo di essere ascoltati. Hanno trascorso l'intera notte in Palazzo Panciatichi i disabili dell'associazione "Vita indipendente". Volevano un incontro con l’assessore al diritto alla salute e al sociale, Stefania Saccardi. A trascorrere la notte in loro compagnia anche il capogruppo di Sì Toscana a sinistra, Tommaso Fattori. Presente fino a tarda notte anche il presidente del Consiglio toscano, Eugenio Giani

Sulla disabilità "mi pare che le risposte le abbiamo già date - ha detto l'assessore Saccardi - come Regione abbiamo approvato una delibera raccogliendo anche molte delle considerazioni che l'associazione Vita indipendente ci aveva fatto. Mi pare che lamentino che alcune società della salute non applichino la delibera della Regione così come è stata formulata". "Credo che con l'arroganza non ci si debba relazionare", ha poi ammonito.

I disabili dell’associazione hanno sospeso oggi la protesta dopo l’approvazione all’unanimità di una mozione per assicurare la continuità dei progetti di vita indipendente in corso, ripristinando immediatamente le erogazioni individuali mensili sospese. Il progetto "Vita Indipendente", in alcune parti della Toscana incontra problemi che impediscono di fatto a molti utenti di godere dell'assistenza prevista. Alcune società della salute stanno richiedendo a tutti di presentare una nuova domanda per ottenere i contributi previsti, creando forti disagi, specie per coloro che hanno compiuto 65 anni. 

I capigruppo del Consiglio regionale hanno ricevuto una delegazione di cittadini, in rappresentanza delle varie associazioni, e hanno ascoltato le varie istanze. Sulla base della disponibilità dell'assessore al Sociale, Stefania Saccardi sulle principali questioni poste, l'assemblea toscana auspica che siano aumentate le risorse disponibili sul fondo per la non autosufficienza destinate al progetto "Vita Indipendente" e che la Giunta regionale prepari una proposta di legge per renderlo strutturale, dopo un confronto con le organizzazioni con specifiche esperienze nel settore.

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