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Cronaca

Diritti dei bambini, l'Istituto degli Innocenti al governo: “Più fondi per la fascia 0 - 6 anni”

Il direttore Palumbo nell'anniversario della Giornata Onu sui diritti dell'infanzia: “Interventi tardivi e assistenzialistici. L'asilo nido diventi servizio universale”

Troppe poche risorse destinate alle politiche pubbliche in favore di bambini e infanzia, in particolare nella fascia tra gli 0 e i 6 anni. A dirlo è il direttore generale dell'Istituto degli Innocenti, Giovanni Palumbo, in occasione dell'incontro 'Bambini, d(i)ritti verso il futuro', questa mattina (nell'anniversario dell'approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia) nella sede di piazza Santissima Annunziata. In sala, ad ascoltarlo, c'era anche la sottosegretaria Maria Elena Boschi.

“Il nostro welfare è sbilanciato verso gli anziani. Oggi ci sono investimenti per le fasce 12-13 anni ma si tratta di interventi tardivi e assistenzialistici. E' necessario intervenire prima, sulla fascia dagli 0 ai 6 anni”, ha detto Palumbo, chiedendo per esempio che l'asilo nido “non sia più un servizio a tariffa ma diventi un diritto universale, così come la scuola dell'infanzia”.

“Le politiche per l'infanzia devono promuovere le potenzialità che i bimbi posseggono e mettono in gioco fin dai primi mesi di vita, per questo gli interventi devono virare verso i primi anni di vita”, ha aggiunto Palumbo.

“Per l'infanzia abbiamo investito molto, anche per i primi anni. Con la legge sulla 'Buona Scuola' (governo Renzi, ndr) abbiamo destinato alle Regioni 209 milioni di euro per interventi destinati alla fascia 0 – 6 anni e adottato misure di sostegno ad asili nido, attività di educazione e formazione per bimbi fin da piccoli”, la risposta di Boschi, che ha parlato di fronte agli alunni di 5 classi delle scuole fiorentine, tra infanzia, elementari e medie.

Boschi ha sottolineato la necessità di un maggiore impegno contro la violenza sulle donne, a partire dall'infanzia, sottolineando poi “l'impegno del governo e delle forze dell'ordine contro lo sfruttamento e gli abusi sui minori”.

Tra i diritti riconosciuti dalla Convenzione Onu c'è quello all'istruzione. “Senza saper leggere e scrivere non c'è vera libertà perché serve sempre qualcuno che spieghi un testo scritto”, ha detto Boschi, rimarcando “che per i bambini non può esserci una lotteria dei diritti e delle possibilità, a seconda dell'area del mondo dove nascono. Tutti devono avere le stesse possibilità e iniziare da una stessa linea di partenza, con eguali diritti alla nascita”.

E a proposito di diritti alla nascita, quello alla cittadinanza è negato ai bambini che, figli di stranieri, nascono in Italia. “Speriamo che entro la fine della legislatura - si è limitata a dire su questo tema Boschi -, ci sia il tempo per approvare lo Ius soli”. Il sottosegretario ha poi inaugurato la nuova sede degli uffici Unicef all'interno dell'Istituto.

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