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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Province, sciopero della fame contro i licenziamenti

La legge di stabilità taglia il 50% del personale delle province e il 30% di quello delle città metropolitane. I dipendenti fiorentini, in staffetta coi lavoratori di altre province, scelgono il digiuno

Il futuro dei lavoratori delle province è da tempo nella più totale incertezza, dopo l'approvazione della legislazione, nello scorso aprile, che assegna le funzioni delle province a comuni e regioni. Non sono mancati ritardi e polemiche sulla reale efficacia della riforma, che toglie ai cittadini il diritto di votare per le province ma affida tale diritto ad una rappresentanza di politici locali (al pari di quello che dovrebbe succedere, nei piani del governo, con la riforma del Senato, anche se non pochi studiosi rivelano in tali modifiche un arretramento del processo democratico e partecipativo).

Per chiedere chiarimenti sul proprio futuro, dopo varie iniziative di protesta e richieste di risposte in numerose sedi, e per protestare contro la legge di stabilità che ha decretato il taglio del 30% del personale delle città metropolitane e del 50% del personale delle province, alcuni rappresentanti sindacali della città metropolitana di Firenze hanno deciso di proseguire lo sciopero della fame, a staffetta con i lavoratori di Torino.

La forma di protesta, eclatante, si estenderà nelle prossime settimane ad altre province, sia toscane che di altre regioni. A Firenze, rende noto la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) digiuneranno un rappresentante sindacale e due precari della città metropolitana.

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