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Cronaca

Difficoltà alle televisioni del gruppo Poli: “Solidarietà ai dipendenti”

I soci di maggioranza in una nota esprimono solidarietà a tutti i dipendenti del gruppo Poli. I sindacati: "L'incontro urgente che abbiamo chiesto alla direzione diventa indifferibile"

Una settimana fa l’incontro dei dipendenti con Assostampa Toscana e Slc/Cgil per riportare la condizione di difficoltà in cui versano i lavoratori delle televisioni del Gruppo Poli (Italia 7, 8 Toscana e Rete 37) con ritardi nel pagamento degli stipendi e negli ultimi mesi anche mancati pagamenti. Ad aggiungersi anche tre licenziamenti risalenti al 3 settembre scorso. Assostampa e Slc Cgil hanno offerto la propria tutela ai lavoratori, hanno proclamato lo stato di agitazione riservandosi di indire azioni di mobilitazione e di lotta.

Ieri anche i soci di maggioranza del gruppo si sono schierati dalla parte di tecnici e giornalisti dissociandosi “dall'operato dell'attuale amministratore delegato Stefano Poli" ed esprimono "solidarietà a tutti i dipendenti del gruppo".

E' questo, in sintesi, il contenuto di una nota di Anna Maria, Cecilia, Mario e Paola Poli, diffuso oggi da Cgil e Associazione Stampa Toscana che l'ha ricevuto. "In merito alla situazione di forte crisi del gruppo televisivo facente capo alla famiglia Poli ( Italia 7, Rete 37 e 8 Toscana) - vi si legge -, i soci Anna Maria Poli, Cecilia Poli, Mario Poli e Paola Poli, che detengono la maggioranza delle azioni del gruppo, si dissociano dall'operato dell'attuale amministratore Stefano Poli che è di fatto il responsabile della situazione odierna. I soci Anna Maria Poli, Cecilia Poli, Mario Poli e Paola Poli, a loro volta gravemente danneggiati dall'operato dell'Amministratore e della Direzione, esprimono solidarietà a tutti i dipendenti del gruppo".

"Abbiamo letto e registrato con piacere la loro presa di posizione - commentano Assostampa Toscana e Slc Cgil Firenze - che ci ha confermato della assoluta necessità di fare chiarezza sulla situazione a difesa dell'occupazione di giornalisti e tecnici e di una parte importante dell'informazione locale, a garanzia del diritto dovere di informare e di essere informati. Bene prezioso quello della libertà e del pluralismo dell'informazione da difendere sempre ed ancor più in questo periodo dove la crisi generale del paese e del settore rischia di azzerare un patrimonio di professionalità e di mezzi di cui questa regione è stata sempre ricca. Bene dunque abbiamo fatto - concludono -, insieme ai lavoratori, a dichiarare lo stato di agitazione nel gruppo Poli e, a questo punto, l'incontro urgente che abbiamo chiesto alla direzione aziendale diventa indifferibile".


 

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