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Cronaca

Diakhate denunciato per aggressione: il calciatore si difende 

"Dinamica diversa, io aggredito per primo" 

È stato Abdul Diakhate a sferrare il cazzotto che lo scorso 24 luglio ha frantumato la mandibola di Samantha, all'interno della Summer Suite, locale notturno dell'ex Ippodromo Le Mulina. 

Dopo la pubblicazione del video della giovane su FirenzeToday, sono usciti allo scoperto gli avvocati. Ed è iniziata la battaglia legale, mentre la squadra mobile di Firenze prosegue gli accertamenti sulla vicenda.

La versione del legale difensore del 22enne senegalese, ex vivaio della Fiorentina passato al Parma e che ora milita in prestito nella squadra belga del Lokeren, contrasta con quanto raccontato dal rappresentante legale della ventenne. Quest'ultimo, l'avvocato Francesco Di Luciano, ha spiegato come il calciatore professionista avrebbe di fatto "attirato" con una scusa la ragazza per poi sferrarle un diretto alla mandibola, fratturandola. Colpo scaturito da rancori pregressi, legati a un diverbio avvenuto mesi addietro tra la fidanzata di Diakhate e la ragazza. 

Il calciatore, per voce del suo legale, Massimiliano Manzo, fornisce però una versione diversa. Quando una settimana fa si sono trovati faccia a faccia, sarebbe stata lei a colpire per prima la testa del calciatore, che avrebbe quindi risposto non dosando affatto la forza. 

La ragazza avrebbe avuto un atteggiamento piuttosto aggressivo, che sarebbe stato ripreso anche in alcuni video e confermato da alcuni presenti.

Quel che è inopinabile è come 'l'eccesso colposo di difesa' abbia portato a una prognosi di trenta giorni. Per il momento. Infatti, il legale della parte offesa, precisa come "ogni determinazione della durata della malattia è rimessa agli esiti dell’intervento, e potrebbero residuare danni permanenti di una certa gravità".  

Confermato dall'avvocato Manzo anche lo 'screzio' tra la ventenne e la compagna di Diakhate: su quell'episodio è già stato avviato un processo.

In merito poi a come si sono mossi gli addetti alla sicurezza durante gli attimi di scompiglio, il titolare della Summer Suite Luca Sernesi ha precisato: "Mi sono reso conto dell'accaduto quando lei era già fuori. La sicurezza mi ha detto che sono subito intervenuti. Ovviamente non si trattava di una rissa, bensì di una coppia - come ce ne sono molte a bere - e lui le ha tirato follemente un cazzotto".

"Noi ci siamo resi di quanto stesse accadendo quando abbiamo sentito le urla delle persone vicine. L'aggressore, mi riferisce la sicurezza, è stato subito portato via dagli amici e la ragazza è stata accompagnata fuori". 

"Quando ho visto la ragazza, ho chiesto alla sicurezza se avessero chiamato i soccorsi, e loro mi hanno confermato che stavano arrivando. Una volta arrivata l'ambulanza, i sanitari l'hanno portata via. Capisco l'amarezza ma non è vero che non è stata aiutata".

La vicenda adesso è in mano alla polizia e alla procura, dove è attesa nelle prossime settimane una lunga fila di testimoni.

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