"Occhio ragazzi": un avvertimento nato a Firenze negli anni '80
La storia del detto è collegata ad un fatto di cronaca nera che ha sconvolto la città gigliata tra il 1968 e il 1985: il Mostro di Firenze
“Occhio ragazzi”, “non fate tardi”, “guarda la strada a destra e sinistra prima di attraversare”. Sembrano le solite raccomandazioni che i genitori e i nonni ripetono all’infinito, ma uno di questi ha un’origine particolare e legata strettamente alla cronaca nera di Firenze.
Molti avranno ricordi nitidi di quegli anni e di cosa avvenne, altri inevitabilmente ne avranno sentito parlare. Mi riferisco al Mostro di Firenze e ai suoi duplici omicidi avvenuti tra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. Le sue vittime erano giovani coppie che si appartavano per godere di un po’ d’intimità.
Negli anni ’80 iniziarono a venire affissi su autobus e muri dei manifesti con l’avviso “Occhio ragazzi” nei quali compariva un occhio che “ti guardava fisso” e un testo nel quale veniva chiesto alle coppie di non andare in posti isolati, soprattutto di sera e di notte, ma di preferire luoghi con già altre persone presenti.
In poche parole i giovani venivano spinti a rischiare di farsi vedere. Questo sottolinea quanto la situazione fosse pericolosa e fuori controllo: nessuna delle vittime del Mostro si salvò.
Proprio da questo avviso è nata l’espressione, adesso molto comune, “occhio ragazzi” che ancora oggi ha la stessa valenza, ma senza la tragicità con cui veniva utilizzata negli anni ‘80.