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Cronaca

Detenuti del carcere di Sollicciano in visita alla Porta del Paradiso | FOTO

“L’obiettivo è quello far uscire queste persone da una condizione di privazione, di mancanza di speranza e fargli intravedere una possibilità di riscatto, di cambiamento”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Un gruppo di otto detenuti del carcere di Sollicciano hanno visitato questa mattina la Porta del Paradiso e il Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, guidati dal direttore, Mons. Timothy Verdon. Erano presenti all’incontro il coordinatore didattico del carcere, prof. Nicola Zuppa, e la dott.ssa Anna Pagani, insegnante di Storia dell’Arte a titolo volontario.

 “Per i nostri ragazzi, li chiamiamo così anche se alcuni di loro hanno oltre 50 anni, questa è un’esperienza molto importante" – ha detto il prof. Zuppa - "Lavoriamo su questo progetto da oltre un anno, grazie alla sensibilità dimostrata dalla dirigenza del carcere. L’obiettivo è quello far uscire queste persone da una condizione di privazione, di mancanza di speranza e fargli intravedere una possibilità di riscatto, di cambiamento”. Anna Pagani ha aggiunto: “Vogliamo proseguire con questo tipo di visite e aprire un dialogo con le varie istituzioni”.

L’incontro del 22 aprile è stato preceduto da una lezione preparatoria, tenuta sempre dal Mons. Timothy Verdon, all’interno del carcere di Sollicciano, lo scorso 15 aprile.

Detenuti in visita alla Porta del Paradiso

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