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Cronaca

Denuncia la clonazione della targa per farsi annullare le multe, denunciata 41enne

Tramite l’analisi del telepass associato al permesso Ztl della donna la polizia municipale ha scoperto la tentata truffa

Ha provato a farsi annullare quattro multe per varie violazioni, tra cui il transito in corsia preferenziale e passaggio con il semaforo rosso, presentando una falsa denuncia per clonazione della targa. Ma lo stratagemma non ha funzionato: la Polizia Municipale ha scoperto l’inganno e per la conducente dell’auto è scattata la denuncia.

La vicenda inizia mesi fa ma è arrivata alla Polizia Municipale soltanto a fine giugno, quando la Questura ha inviato la comunicazione al Reparto Anticrimine di una denuncia presentata da una donna di 41 anni.

Nella seconda metà di maggio la donna si era rivolta agli agenti del Commissariato di San Giovanni ipotizzando che la targa della sua vettura (una Fiat Panda Rossa) fosse stata clonata. Allegate alla denuncia anche le copie di quattro verbali per altrettante violazioni al Codice della Strada (due per il transito in corsia preferenziale, una per il passaggio con il semaforo rosso e una per eccesso di velocità) per le quali aveva già presentato ricorso al prefetto chiedendo l’annullamento adducendo come motivazione proprio la  clonazione della targa.

La Polizia Municipale ha quindi iniziato a indagare partendo dalle immagini registrate. Tutte le infrazioni infatti erano state accertate attraverso dispositivi elettronici di rilevamento (telecamere). Dalle riprese emergeva che le violazioni erano state commesse tra metà dicembre e l’inizio di gennaio da un’auto identica per marca, modello e colore a quella della 41enne.

Dato che le telecamere sono installate in modo da non riprendere il volto del conducente, gli agenti hanno continuato le indagini per stabilire se fosse effettivamente un caso di clonazione di targa.

Per questo gli agenti, accertato che la donna è residente in centro, hanno effettuato verifiche presso la SAS da cui è risultata intestataria di un permesso ZTL e di un dispositivo telepass associato alla targa dell’auto.

E analizzando i transiti dalle porte telematiche hanno scoperto che due delle violazioni, ovvero la circolazione in corsia preferenziale, erano state commesse proprio dalla sua auto.

La donna non ha però ammesso la sua colpa, raccontando agli agenti che anche la sorella poteva utilizzare l’auto e che ne era diventata proprietaria a inizio marzo. Gli agenti hanno quindi chiesto informazioni alla sorella, che però ha negato in modo assoluto di essere stata lei alla guida del veicolo in occasione delle infrazioni oggetto della denuncia.

A questo punto per la 41enne è scattata la denuncia per “simulazione di reato”, per aver falsamente falsamente sporto denuncia-querela contro ignoti per clonazione della targa della sua auto pur essendo a conoscenza che in almeno due occasioni (i transiti in corsia preferenziale) non corrispondeva al vero.

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