rotate-mobile
Cronaca

Dentro il tunnel tav, via allo scavo: 'acceso' il bestione che bucherà Firenze / FOTO - VIDEO

Nardella, Giani, Salvini e l'ad di Ferrovie Ferraris 'accendono' la fresa dello scavo di cui si parla dal 1996, fine lavori annunciata per il 2028: "E' la volta buona"

Un 'bestione' impressionante: lungo centodieci metri, più di un campo di calcio, pesante mille e cinquecento tonnellate, con un diametro di scavo di oltre nove metri. È la 'talpa', la fresa Tbm (Tunnel boring machine) che scaverà uno dei due tunnel paralleli che costituiranno il sottoattraversamento fiorentino dell'alta velocità.

Giace a Campo di Marte da anni, una decina, tra inchieste e fallimenti di chi i lavori doveva realizzarli. “Oggi à la volta buona”, dicono in coro il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris e il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, arrivato da Roma per premere anche lui il pulsante che ha avviato simbolicamente la fresa.

Cinque anni: obiettivo 2028

“Entro cinque anni opera completata”, scandisce Salvini, ministro da sei mesi ma pronto alla passerella. Oggi 'Iris' (nuovo nome della talpa, Monna Lisa non ha portato fortuna) ha girato pochi secondi. Giusto il tempo delle riprese televisive. Ma lo scavo vero, partirà “entro l'estate”, si legge nel comunicato di Fs. “Due settimane”, precisa Ferraris ai cronisti che chiedono una data esatta. Vedremo.

“Entro il 2028 saranno realizzati il sottoattraversamento di circa sette chilometri e la nuova stazione di Belfiore”, si legge ancora. Cinque anni di lavori dunque, per un progetto, quello di tunnel e stazione Foster, previsto fin da una conferenza dei servizi del 1996, ben ventisette anni fa, come ricorda lo stesso Salvini.

Stop and go

“Ci sono stati tanti 'stop and go', adesso ci saranno solo 'go'”, assicura, giocando con l'inglese, Carlo Luzzatto, amministratore delegato di Impresa Pizzarotti & C. I lavori sono stati aggiudicati dal Consorzio Florentia (composto dalle società Pizzarotti e Saipem), nel novembre scorso, dopo bando pubblico, mentre il 'revamping' della fresa (smontaggio della macchina, revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio) è stato effettuato dalla società Infrarail.

“Parte un passaggio fondamentale per la mobilità di tutta la città - scandisce Nardella -. Nascerà un servizio urbano metropolitano ad alta frequenza e alta accessibilità che ridurrà il traffico privato e l'inquinamento. E con la stazione Foster realizzeremo il più importante nodo intermodale per dimensioni in città di questo tipo. Un hub unico nel suo genere in Italia dove si incroceranno bus urbani e interurbani, tramvia e ferrovia".

La stazione Foster - Belfiore

La nuova stazione 'Firenze Belfiore', progettata da Foster & Partners e Ove Arup & Partners sarà una struttura di circa 450 metri di lunghezza  cinquanta di larghezza, con un’estensione di 45mila metri quadrati, posta su quattro livelli, fino a venticinque metri sotto il livello stradale. La copertura si eleverà per circa diciotto metri in altezza e sarà in acciaio e vetro, così da consentire alla luce naturale di illuminare anche il livello più basso, dove fermeranno i treni veloci.

“L'architetto Norman Foster l'ha progettata vent'anni fa, oggi ha 87 anni e vogliamo fare in modo che possa vederla finita”, ironizza Luzzatto.

Iris scaverà una media di dieci metri al giorno e tra circa un anno e mezzo potrebbe sbucare a Castello, l'altro terminale del tunnel, lungo circa sette chilometri e che passerà sotto piazza Libertà e la Fortezza da Basso. “Tra qualche mese”, probabilmente non prima di gennaio 2024, dovrebbe iniziare a scavare anche la seconda fresa, sempre da Campo di Marte, per il secondo dei due tunnel, parallelo al primo.

Due miliardi e 700 milioni di euro

Lo scopo principale di tutta l'operazione, per la quale sono già stati spesi nel corso degli anni diverse centinaia di milioni di euro (Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell’opera, a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori e l'investimento complessivo è, si fa sapere oggi “di circa 2,7 miliardi di euro”), è quello di liberare i binari di superficie, per potenziare il servizio regionale destinato ai pendolari.

“Qualunque inconveniente tecnico sul nodo cruciale di Firenze provoca pesanti effetti sulla circolazione ferroviaria nazionale. È evidente quanto sia importante separare itinerari e flussi di treni, avere tracciati distinti assicura più efficienza e puntualità”, spiega Ferraris.

“Oggi i treni veloci per entrare e uscire da Santa Maria Novella impiegano quattordici minuti. A lavori finiti ce ne vorranno solo sei per la discesa e la salita dei passeggeri”, dice Giani. Un risparmio dunque di otto minuti.

“Migliorerà la regolarità dei servizi regionali e aumenterà la capacità della rete, tale da potenziare l’offerta fino al 50 per cento in più, a beneficio di persone, attività economiche e turistiche, della mobilità locale e metropolitana, con una contemporanea riqualificazione anche delle aree comunali e ferroviarie tra Belfiore e Santa Maria Novella”, assicura Ferrovie.

People mover

La nuova Foster sarà collegata alla stazione di Santa Maria Novella, che dista circa un chilometro, da un people mover. “Anche quello sarà pronto nel 2028”, assicurano Ferraris e Giani. "Non occuperà alcuno dei binari attualmente destinati ai regionali", assicura l'ad di Fs. Costo del people mover? Giani ha parlato di circa 120 milioni, ma la cifra è da confermare.

L’Osservatorio Ambientale, "appositamente ricostituito, costituirà un ulteriore elemento di supporto al controllo degli aspetti ambientali”. Quanto alle terre di scavo, un milione e mezzo di metri cubi previsti, confluiranno nella ex cava di lignite del sito di Santa Barbara, a Cavriglia, nell'Aretino. “Tutto il materiale sarà trasportato su treno, senza impatto sulla mobilità”, assicura ancora Ferrovie.

Opere collegate

Il sindaco Nardella ha ricordato anche che l'operazione prevede fondi per una serie di interventi cittadini: tra questi la nuova strada tra viale Rosselli e via Pistoiese, il nuovo ponte alla Certosa del Galluzzo al posto del ponte bailey, un nuovo parcheggio in via Bolognese, la riqualificazione dell'area del giardino della Bizzarria.

E' previsto che nei cantieri lavorino a regime circa quattrocento persone al giorno: il cantiere della fresa sarà operativo h24, sette giorni su sette e in via Circondaria è attivo da oggi un 'infopoint' dove i cittadini potranno verificare l'avanzamento dei lavori. Prevista anche la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria di superficie proprio in via Circondaria, come interscambio tra regionali e treni veloci.

"Progetto vecchio e sbagliato"

"Liberare i binari per i treni regionali? Presto e bene? Opera strategica? Fesserie. Oggi di fronte alla fresa, sequestrata dieci anni fa dalla magistratura, Giani e Nardella si attaccano alle sottane del ministro perché questo progetto vecchio e sbagliato vada avanti a dispetto del buon senso", si legge in una nota diffusa dal comitato No Tunnel Tav, che annuncia una ripresa della mobilitazione per contrastare l'opera.

"Nessuno dice che la fresa non è completa, sono da fare lavori di consolidamento ad edifici, c'è da sostituire il Ponte del Pino, non ci sono i progetti rivisitati di stazione e people mover, manca la Valutazione di impatto ambientale per la Foster. Si tace sui reati consumati per questo progetto e di dimentica che - concludono i No Tav -, con una spesa infinitamente minore e senza problemi si potrebbero potenziare le linee di superficie per i pendolari".

FOTO - Dentro il tunnel tav, via allo scavo: 'accesa' la talpa

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dentro il tunnel tav, via allo scavo: 'acceso' il bestione che bucherà Firenze / FOTO - VIDEO

FirenzeToday è in caricamento