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Cronaca

Cibo a casa con la cooperativa fiorentina: parte il sogno dei rider "sostenibili"

Seimila euro raccolti online. Mercoledì 10 novembre al via le consegne in città: ecco le zone

Hanno lanciato il progetto, raccolto fondi, preparato la piattaforma e i mezzi. Ora finalmente si parte: i rider "sostenibili" sono pronti a buttarsi sulle strade di Firenze. Inizia domani a Firenze l'esperienza di "Robin Food", la prima cooperativa di rider che fa concorrenza alle multinazionali del "Delivery" (i trasportatori di cibo in bicicletta).

L'obiettivo è svolgere questo servizio, sempre più diffuso, garantendo diritti ai lavoratori ed un servizio improntato alla sostenibilità a 360 gradi. Sette giovani che ormai da diversi mesi si sono messi in gioco e che mercoledì 10 novembre iniziano concretamente la loro esperienza.

Ammontano a circa 6 mila euro i fondi raccolti con il crowdfunding lanciato, che serviranno prevalentemente per l'acquisto di bici elettriche. Per adesso per i rider "di filiera corta" avanti col metodo "fai da te": consegneranno il cibo con le bici di loro proprietà. In questa prima fase saranno limitati anche i confini per la consegna. La mappa della città è disegnata ed avrà le sue estremità nei quartieri di Rifredi, l'Isolotto, Gavinana e Le Cure. 

"In questi giorni sono in corso dei test - ci spiega Luca, uno dei fondatori del progetto - per adesso copriamo solo una parte di Firenze, contiamo presto di allargarci. Abbiamo diviso la città in zone: ogni quartiere è suddiviso in 3-4 zone e ogni zona può ordinare da un ristorante di quella stessa zona o di una adiacente". 

Insomma "work in progress", come si dice. Per adesso sono una decina i ristoranti che hanno aderito. Si può ordinare dalla piattaforma "CoopCycle", una cooperativa internazionale al quale "Robin Food" si appoggia. "Racchiude 70 cooperative a livello europeo, in Italia siamo i primi ad aprire", sottolinea Luca. Si può cliccare qui per il link grazie al quale si può ordinare, con la mappa delle zone.

Niente turni massacranti per i rider, come vuole la "mission" del progetto: "Noi sette fondatori bastano a coprire i turni: due si occupano di organizzare il servizio, gli altri fanno i rider. A pranzo siamo operativi fra le 11.30 e le 14.30, a cena dalle 18.30 e le 23", aggiunge Luca. 

"La nostra piattaforma - sottolinea ancora - non usa l'algoritmo per assegnare le consegne, cosa che fanno invece i colossi del Delivery. L’assegnazione è automatica e non basata su criteri che a volte possono basarsi anche sulla velocità del rider. E' una scelta etica".

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