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Cronaca

Decreto Sicurezza bis, Rossi: “Tradisce i valori costituzionali di umanità e solidarietà”

Il presidente della Regione Toscana sulle nuove norme appena approvate: “Il Movimento 5 Stelle si genuflette e vota, sono parte organica di un'ampia maggioranza di destra”

Ieri il Senato ha approvato in via definitiva il decreto 'Sicurezza bis', che prevede tra le altre cose una dura 'stretta' sulle Ong che salvano migranti in mare. Forti critiche sono arrivate dal mondo della sinistra, da quello cattolico e dall'associazionismo, a cominciare da don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.

Dure parole anche da parte del presidente della Regione Enrico Rossi. E' un decreto, ha scritto Rossi su Facebook dopo i 160 'sì' al voto di fiducia in Senato, che “tradisce i valori costituzionali di umanità e di solidarietà, inventandosi il reato di salvataggio di vite umane e violando i trattati internazionali”.

“Il Movimento 5 Stelle si genuflette ancora una volta e vota”, scrive ancora il governatore, sottolineando come sia “chiaro che esiste a tutti gli effetti un’ampia maggioranza di destra che include anche Forza Italia e Fratelli d’Italia, di cui i pentastellati sono parte organica: 'schiavi' come li definisce giustamente Zingaretti (segretario nazionale del Pd, ndr)”.

“Il decreto non impedirà ai migranti di venire in Italia, finirà solo per alimentare l’odio verso essi e per rendere illegale il salvataggio dei naufraghi”, scrive ancora Rossi, che chiama “l’opposizione di sinistra, i democratici, il mondo cattolico sensibile al messaggio del Papa, i liberali che hanno a cuore i diritti umani” a “costruire nel Paese un grande movimento antirazzista e per la solidarietà e contro questa destra estrema, nazionalpopulista, ispirata da Trump e amica di Putin”.

Ostenta invece soddisfazione, nonostante la valanga di critiche ricevute dagli attivisti sul web, colui che sottotraccia è il primo ad essere chiamato in causa da Rossi, il capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio.

“Lo abbiamo votato, come voteremo tutti i provvedimenti che ci convincono – ha detto oggi Di Maio a margine di un incontro stampa al ministero dello sviluppo economico -. In quel decreto noi abbiamo presentato una proposta che mette fine allo show sull'immigrazione, perché se ci sta una nave che viola gli ordini della nostra Guardia di Finanza (il riferimento è chiaramente al caso di Carola Rackete, ndr), della nostra Marina, va confiscata e se serve va alle nostre forze dell'ordine. Così mettiamo fine allo show nelle nostre acque territoriali in cui le comparse sono i migranti, che sono persone la cui vita va tutelata, perché la vita è sacra e non crediamo assolutamente che questo sia in discussione in questo decreto”.

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