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Cronaca

Il festival di musica techno “rimbomba” in tutta la città, proteste sui social: “Martella fino a Fiesole”

Decine di commenti sul web di persone che chiedono spiegazioni o protestano, ma c'è anche chi dice: “Almeno a mezzanotte finiscono”

Si è conclusa ieri la due giorni di musica techno andata in scena al parco delle Cascine con il 'Decibel Open Air'. Del festival si è accorta bene, è il caso di dirlo, tutta la città.

“Non per polemica, ma come è possibile sentire la musica fino alle Cure dalle Cascine”, si chiedeva Federica sul gruppo Facebook 'Sei delle Cure se'. E Mary su 'La voce del quartiere': “La sentite anche voi questa musica assordante?”.

Mentre Teresa era più diretta: “Domenica sera: ma questo casino di percussioni e rimbombi, serie ossessione, viene dall'aria Pettini?”. No, non veniva dall'area Pettini, che è in zona Cure, ma appunto dalle Cascine.

Sono solo alcuni delle decine di messaggi di protesta, più o meno velati, che negli scorsi due giorni hanno inondato la galassia del web. Altrettanti i commenti di risposta degli utenti.

“Purtroppo si sente molto bene da varie zone di Firenze, io sono di turno stasera al presidio sopra Careggi e si sente molto bene. Qui c'è anche un hospice per malati terminali e alcuni pazienti si sono lamentati. Penso anche ai poveri animali che abitano alle Cascine. Vergogna che sia autorizzato”, scrive una utente.

“Per fare questi eventi si deve meditare bene sulle location, cosa che nella nostra città non importa a nessuno”, rincara un'altra. “Non si riesce nemmeno a sentire la tv in casa. E' il Comune che ha sbagliato luogo, doveva farlo in una zona diversa”, scrive un'altra ancora.

Ci sono però anche messaggi di approvazione: “Almeno è un evento che porta lavoro e soldi in città”, “vi lamentate di tutto”. “a mezzanotte finisce tutto, a differenza di altri problemi”, scrivono alcuni utenti. Insomma, una polemica in piena regola che ha alimentato la galassia della rete.

Non sono mancate neanche prese di posizione politiche. "Un afflusso previsto di 30mila persone per una 'non stop' di musica techno. Il Comune ha consentito si tenesse al Parco delle Cascine, sbagliando calcoli sia in termini di impatto sull'ambiente del parco sia per la sicurezza dei partecipanti e dei residenti", attacca il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi.

"Non diciamo no a prescindere ad eventi di questo genere, ma la location in non è appropriata. L'ecosistema del parco è fragile e viene messo a dura prova dai potenti impianti audio e dalle luci, oltreché dalla massa di persone. Esistono aree più idonee”, aggiunge Draghi.

Opinione simile, dall'altro versante dello schieramento politico, da parte del consigliere di Quartiere 1 di Sinistra progetto comune Francesco Torrigiani.

“Sto a più di 4 chilometri in linea d'aria e i bassi rimbombano. Penso a chi vive in zona Puccini, via Baracca, Isolotto e dintorni. Penso a un ecosistema urbano prezioso e fragile”, le parole di Torrigiani. E qualcuno nelle decine di commenti ricevuti gli risponde: “Anche a Fiesole. Eppure siamo sopra allo stadio e nonostante tutti i concerti che fanno allo stadio non c'è mai stato questo rimbombo martellante. Questi son due giorni che non danno pace, meno male che dura poco”.

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FOTO - Proteste in tutta la città per la musica martellante alle Cascine

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