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Cronaca

Immigrati, decalogo choc: "Festeggiate Natale e Pasqua sennò fuori"

L'iniziativa è stata lanciata da Fratelli d'Italia. Dal volantino, tradotto in arabo: "Parlare italiano, bambini a scuola, rispettare i diritti, le tradizioni si festeggiano. E se non vi piace, potete andarvene"

Prenderà il via la settimana prossima una singolare iniziativa organizzata dal gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale. Obiettivo: consegnare un decalogo per il rispetto delle regole "italiane". Vademecum da consegnare solo nelle mani degli immigrati. Tra queste: "In Italia si parla italiano, i bambini vanno mandati a scuola e le ricorrenze, come Natale o Pasqua, vanno festeggiate, la donna non si tocca. I diritti dei lavoratori vanno rispettati, non si produce e commercializza prodotti falsi, a giro si va a volto scoperto e non si sputa per terra". E "se queste regole della nostra civiltà non sono di tuo gradimento nessuno ti obbliga a rimanere qui", si spiega nel volantino, tradotto anche in lingua araba.

"Con questa iniziativa vogliamo semplicemente difendere e rivendicare le usanze e i costumi dell'Italia - spiegano il capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e i consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli - rispettare le usanze di un Paese è semplicemente una base di partenza per poterci rimanere: chi non le gradisce può tranquillamente andarsene". Il decalogo si intitola "In Italia si usa così". Ecco le dieci regole che contiene:

1)   Sei in Italia, parla italiano: imparare la nostra lingua è fondamentale per potersi far comprendere e dimostrare volontà di integrazione
2) I bambini vanno a scuola: frequentare la scuola, per costruire una coscienza civica e sviluppare la convivenza, è fondamentale per il futuro dei tuoi figli
3) La donna non si tocca nemmeno con un fiore: che sia moglie, figlia, fidanzata o altro, devono esserle riconosciuti tutti i diritti. In nessun caso le donne vanno picchiate, per nessun motivo.
4) Usi, costumi e tradizioni sono anche i tuoi: rispetta le tradizioni italiane, perché la nostra identità si fonda soprattutto su un patrimonio condiviso. Il Natale e la Pasqua vanno celebrati, anche nelle scuole, a prescindere dal tuo credo religioso
5) Il lavoro ha le sue regole: non si vendono prodotti con firme false e non si vende senza autorizzazioni. Se si apre un’azienda si rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro, si concedono ferie e malattie ai dipendenti e si rispettano turni di lavoro che permettano anche il riposo
6) Non si può stare in luoghi pubblici con il volto coperto
7) Pulizia e decoro: essere puliti e non sporcare città, giardini e marciapiedi è importante per la salute di tutti
8) Prega chi vuoi, ma non disturbare: noi ti garantiamo la libertà di vivere qualsiasi religione, ma non puoi disturbare o offendere chi ha credi diversi, si dichiara ateo o professa la nostra religione tradizionale.
9) Rispetta la città: sputare per terra è sgradevole, urinare per terra o sui marciapiedi è vietato
10) Macellazione responsabile: no agli sgozzamenti clandestini e ai rituali (Halal) che recano inaccettabili sofferenze agli animali destinati al consumo alimentare

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