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Cronaca

Debiti famiglia Renzi, la Procura di Firenze apre un'inchiesta

Fascicolo aperto dopo le denunce di Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia), che sarà sentito come "persona informata dei fatti". Nei guai il papà del premier e Marco Lotti

La Procura della Repubblica di Firenze ha aperto un fascicolo sulla vicenda dei debiti della società Chil, che è stata di proprietà della famiglia Renzi, coperti da Fidi Toscana. A renderlo noto il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Giovanni Donzelli, che ha sollevato in caso già dal gennaio scorso, e che con una serie di interrogazioni ha fatto emergere alcune incongruenze. Donzelli ha ricevuto ieri un avviso a comparire come "persona informata dei fatti in ordine ai quali sono in corso indagini" notificato dalla procura della Repubblica di Firenze.

Proprio nei giorni scorsi il capogruppo di Fratelli d'Italia aveva annunciato di aver chiesto un incontro sulla questione con il Procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo. La questione riguarda 263mila euro di mutuo coperto grazie ad una garanzia con soldi pubblici e mai restituiti: "Renzi e i suoi uomini hanno fatto leva sui ruoli di potere utilizzando le istituzioni per fini privati", attacca Donzelli.

In particolare aveva destato scalpore il fatto che a firmare il mutuo all'azienda Chil, per conto della Bcc di Pontassieve, fosse stato nel 2009, Marco Lotti, papà di Luca Lotti oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La concessione del mutuo avveniva proprio nei giorni in cui Lotti veniva assunto a Palazzo Vecchio dall'allora sindaco Matteo Renzi. L'esponente di Fdi-An è stato convocato dal pm Luca Turco per mercoledì 21 ottobre in Procura.

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