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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Debiti famiglia Renzi, la Gdf: "Non chiara l'erogazione del mutuo"

Documento svelato da Donzelli (Fdi), che interroga la giunta regionale: "Esponenti Pd o del governo hanno fatto pressione su Fidi Toscana?"

Si tinge di un giallo ancora più scuro la vicenda del mutuo dell’azienda Chil della famiglia Renzi, coperto da una garanzia della finanziaria Fidi della Regione Toscana e i cui soldi non sono mai stati restituiti. A svelare un documento shock è ancora il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, che sulla vicenda ha presentato una nuova interrogazione. Si tratta di un documento ricevuto da Donzelli in forma anonima, firmato dalla Guardia di Finanza e rivolto alla Procura di Genova, dov’è in corso un procedimento per bancarotta fraudolenta sul fallimento della Chil. "La Fiditoscana Spa - recita nero su bianco il documento - escussa nella garanzia prestata all'80% sull'erogazione del mutuo da parte della Bcc Pontassieve, sospendeva il pagamento a causa della non comunicazione e non conoscenza del cambiamento della compagine sociale. Al momento non risultano ancora chiare le motivazioni per le quali si è quindi poi evidentemente giunti al superamento di tale circostanza dal momento che Fiditoscana giungeva comunque all'erogazione del pagamento a favore della Bcc Pontassieve". 

“Si tratta di carte inedite che ci fanno temere che ci sia stato qualcuno che abbia indebitamente riattivato l'erogazione del mutuo - sottolinea Donzelli - ecco perché ho presentato un'interrogazione urgente in cui si domanda, fra le altre cose, se esponenti politici legati al Partito Democratico, al governo nazionale e/o alla Regione Toscana siano intervenuti con pressioni presso componenti e/o dirigenti di Fiditoscana per superare le circostanze che avevano sospeso il pagamento".

"E' una vicenda che puzza di bruciato - attacca Donzelli - basti pensare che dai documenti emerge che la Regione ha chiesto a Fiditoscana di 'provvedere al più presto .... procedendo con la revoca totale dell'Esl' in data venerdì 18 settembre 2015, solo il giorno dopo che era stata calendarizzata per il Consiglio del 22-23 settembre la risposta del Presidente Rossi alla mia interrogazione". "Nel documento la Gdf di Genova, inoltre - aggiunge il capogruppo di Fratelli d'Italia - rileverebbe che 'tutti i rapporti con il predetto istituto di credito (la Bcc di Pontassieve ndr) sono stati intrattenuti e/o comunque avvenuti tramite Renzi Tiziano anche quando egli non faceva parte della compagine sociale e non ricopriva alcuna carica societaria, partecipando a riunioni, colloqui sia personali che telefonici, intrattenendo corrispondenza tramite email già agli atti e ricoprendo quindi funzioni di rappresentanza e decisionali di Chil Srl poi Chil Post Srl'". "Di fronte a tutti questi elementi eloquenti non possiamo che tornare a chiedere chiarezza - conclude Donzelli - il governatore Rossi non può più bluffare: o la Regione si costituisce parte lesa nei procedimenti giudiziari contro Chil, oppure continuerà a prendere in giro i cittadini".

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