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Cronaca

Il David ripone il fucile e torna alla fionda: ArmaLite ritira la pubblicità

Dopo le polemiche Mark Johnson, subentrato al vertice dell'azienda bellica dell'Illinois, ha deciso di accantonare lo spot: "Fato di cattivo gusto. Siamo profondamente rammaricati che ArmaLite abbia offeso qualcuno con questa campagna sui media"

Il David di Michelangelo ripone il fucile nella fondina e ritorna alla più classica fionda. ArmaLite, il colosso dell’industri bellica dell’Illinois, ha infatti deciso di ritirare la campagna pubblicitaria. Quell’immagine – con il capolavoro del genio fiorentino ritratto con in braccio un super fucile (in stile cannone) da oltre 3mila dollari, l’AR 50A1 – che ha fatto rumore in tutto il mondo, dalla politica al mondo dell’arte. L’accantonamento dello spot è avvenuto grazie a Mark Johnson, subentrato al vertice dell’azienda la scorsa estate.

E’ stata la soprintendente, Cristina Acidini, ha divulgare la notizia direttamente dal sito del ufficiale del Polo Museale Fiorentino:

“Come mi segnalano attendibili fonti italiane e statunitensi, ABC News (una delle tre grandi televisioni nazionali negli Stati Uniti) ha nel sito la notizia che la pubblicità in questione è stata ritirata nell’estate del 2013.

Dopo che l’azienda ha cambiato di proprietà, il nuovo CEO Mark Johnson (“ the chief executive officer of ArmaLite’s parent company, Strategic Armory Corps, LLC”), lo scorso 10 marzo, in seguito alle proteste provenienti dall’Italia culminate con la minaccia di azione legale da parte del Governo italiano nei confronti dell’azienda statunitense, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I believe that an advertisement utilizing an altered photograph of a masterpiece such as David is in poor taste. We deeply regret that ArmaLite offended anyone by this media campaign, which we ended upon our acquisition of the Company. We will make every effort to be sure that any remnants from the campaign are removed from the public” (“Credo che una pubblicità che utilizza una foto alterata di un capolavoro come il David sia di cattivo gusto. Siamo profondamente rammaricati che ArmaLite abbia offeso qualcuno con questa campagna sui media, che abbiamo interrotto dopo aver acquistato la compagnia. Faremo ogni sforzo per essere sicuri che qualsiasi residuo della campagna sia rimosso dalla fruizione pubblica”).

Mentre sono da apprezzare sia il comportamento della nuova compagnia proprietaria, sia le dichiarazioni del CEO Mark Johnson, spiace che uno di quei “residui” – tenacemente incorporato, come tante altri elementi indesiderati o obsoleti, nella memoria della rete globale – sia stato presentato come un fatto d’attualità, ottenendo ampi spazi sui media”.

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