rotate-mobile
Cronaca

Crollo a Genova: a Firenze un ‘cervellone’ per monitorare i ponti

Il sindaco Nardella: “Cavalcavia, viadotti e passerelle sotto controllo. Da quest’anno investito il 30% in più di risorse”

GLOBAL SERVICE E BRIDGE

La gara del Global service è stata vinta da un raggruppamento temporaneo di imprese costituito da AVR spa come capogruppo e da Sodi Strade srl, Smart Engeenering srl e Hydea srl, che per tre anni (rinnovabile di ulteriori tre anni) sarà quindi responsabile delle attività di pianificazione, programmazione, progettazione, organizzazione, direzione ed esecuzione delle attività. Il tutto sotto la supervisione e il controllo dell’Amministrazione tramite una task force tecnica dedicata.

Per quanto riguarda il software ‘Bridge’, implementato dalla società 4Emme Service di Bolzano, è stato sviluppato dal Comune di Firenze in collaborazione con il CIAS (Centro Internazionale di Aggiornamento Sperimentale-Scientifico) a partire dal 2011, quando il Servizio Viabilità della Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità ha rilevato la necessità, per garantire una migliore gestione del patrimonio dei ponti sulla viabilità comunale, di mettere in atto un servizio di censimento, ispezione, monitoraggio e controllo. Bridge è una sorta di anagrafe dei ponti: è basato su una serie di ispezioni visive necessarie per compilare le schede di valutazione della condizione generale di degrado dell’opera. All’interno del programma sono disponibili e catalogati tutti i dati relativi alle opere della rete derivanti da documentazione o rilevati dalle ispezioni (profilo stradale, dati storici, fotografie, ecc.). In Bridge sono disponibili tutte le informazioni relative alla valutazione numerica della condizione dei vari ponti, oltre alle informazioni relative a passati interventi di manutenzione/ripristino della struttura. Nel programma è inoltre possibile inserire dati relativi alle indagini dinamiche eventualmente effettuate sul ponte. Per la gestione dei ponti stradali e delle altre opere di arte (viadotti, sottopassi, sovrappassi) è previsto un processo a cascata costituito dalle operazioni di: sorveglianza permanente, vigilanza, ispezione, manutenzione ordinaria e straordinaria, e interventi statici di restauro, adeguamento, ristrutturazione. La sorveglianza permanente è l'attività di normale controllo del piano viabile; la vigilanza è l'attività eseguita ogni 3 mesi o successivamente ad un evento eccezionale, su tutte le opere censite e su tutti gli elementi visibili delle opere; l'ispezione semplice è l'attività di controllo eseguita ogni 2 anni su tutti i ponti di luce (distanza tra due appoggi) maggiore di 2,40 metri, mentre l'ispezione complessa è l'attività di controllo eseguita da tecnici formati in modo da elaborare dati oggettivamente confrontabili per le diverse opere ed al trascorrere del tempo, su tutti i ponti di luce maggiore di 6 metri. Per fare alcuni esempi, per luci fino a 10 metri è prevista un'ispezione complessa ogni 10 anni, per luci fino a 20 metri ogni 6 anni, per luci maggiori di 20 m un'ispezione complessa ogni 3 anni. Il personale incaricato delle visite deve individuare ogni eventuale segno di degrado dell’opera, da fessurazioni a rigonfiamenti, da distacchi di materiale a deformazioni a corrosioni, scalzamento delle fondazioni.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crollo a Genova: a Firenze un ‘cervellone’ per monitorare i ponti

FirenzeToday è in caricamento