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Cronaca Centro Storico / Via del Corso

La storia del canto di croce rossa a Firenze

All'angolo tra via del Corso e via de' Cerchi si trova il famoso Canto di croce rossa. Una targa di marmo che in realtà non ha nulla a che vedere con l'omonima organizzazione umanitaria

Nella Firenze antica la parola “canto” (dal greco kanthos, ovvero “angolo”) indicava originariamente l'angolo venutosi a creare dall'incrocio tra due strade. I canti fiorentini costituivano i punti d' interesse della vita cittadina, dove spesso erano collocati conventi, logge, botteghe e spezierie, tutti luoghi ampiamente frequentati dalla popolazione. 

Le targhe che contrassegnavano queste zone figurano ancora oggi nelle strade della città, come il canto di croce rossa, che conserva ai rispettivi lati due croci di color vermiglio rappresentate su campo bianco. 

Proprio qui infatti sorgeva una delle spezierie più rinomate della Firenze trecentesca, con un’insegna del tutto simile a quella che adotterà la moderna Croce Rossa Internazionale nel corso del 1800. Si tratta in realtà di una semplice coincidenza, dato che la croce rossa in campo  bianco rappresentava anticamente l’insegna del Capitano del Popolo, un vessillo che, una volta issato, serviva a mobilitare i Gonfaloni in difesa della città. 

La croce rossa veniva inoltre posta su tutti gli edifici adibiti ad una qualche funzione pubblica o, più in generale, a servizio della collettività: non è un caso dunque che sul portone d’ingresso di Palazzo della Signoria, da sempre simbolo del potere cittadino, la croce rossa in campo bianco occupi una posizione centrale, affiancata dai tradizionali gigli. 

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