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Crisi Coronavirus, ristoratore di piazza Santa Croce si toglie la vita. I colleghi: "In ansia per il mutuo del locale"

Choc nel quartiere, aveva 44 anni. Non ha lasciato biglietti

In ansia per il mutuo del suo locale, un ristoratore della zona di piazza Santa Croce si è tolto la vita.

L'uomo, fiorentino, 44 anni - racconta La Nazione - aveva acquistato il fondo del suo locale e pochi mesi dopo gli è arrivata tra capo e collo la scure del lockdown.

Aveva sospeso il pagamento del mutuo, ma tra qualche giorno le rate sarebbero riprese. Gli incassi però erano ben lontani da quelli dei tempi in cui aveva scelto di fare questo investimento.

Così lo scorso sabato pomeriggio, mentre era al lavoro, ha deciso di togliersi la vita. Proprio lì, nel suo ristorante. Lascia la moglie e due figli.

A dare l’allarme, poco prima che arrivassero i clienti per la cena, sono stati gli altri lavoratori del locale. Lo avevano visto a pranzo, regolarmente al lavoro.

Lo avevano salutato, sicuri che si sarebbero rivisti qualche ora più tardi. Rimasto solo nel suo ristorante, ha compiuto l’estremo gesto.

Sul posto è intervenuta una volante della polizia, che ha potuto soltanto constatare il decesso. Non è escluso che il pubblico ministero Ornella Galeotti disponga l’autopsia.

Non sono stati trovati biglietti o confidenze.

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