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Cronaca

Covid, aumentano i contagiati tra il personale sanitario. L'allarme della Cgil: “A rischio la garanzia delle attività”

Il sindacato: “Pazienti positivi, pur all'interno di 'bolle', negli stessi reparti con i negativi. Così aumenta il rischio contagio”

“Il superamento della totale separazione tra pazienti positivi asintomatici/paucisintomatici, seppur all’interno di ‘bolle’, rischia di aumentare il rischio di contagio all’interno dei reparti, a maggior ragione se non sarà previsto personale e materiale dedicato esclusivamente. Il rischio è che involontariamente il personale o i dispositivi medici diventino vettore di contagio”.

E' l’allarme che lancia la Fp Cgil Firenze alla luce delle nuove linee d’indirizzo della Regione Toscana, e che ora le Aziende sanitarie e quelle Ospedaliere stanno applicando, che superano le vecchie indicazioni, le quali prevedevano la netta separazione degli ambienti di degenza dei pazienti positivi da quelli non positivi.

Le nuove indicazioni, spiega la Cgil “prevedono di individuare all’interno delle degenze delle ‘bolle’ (stanze) dove ricoverare i pazienti positivi. Nelle linee guida viene indicato che, comunque, il personale impegnato nelle bolle dovrà indossare tutti i dispositivi di sicurezza quando è a contatto con il paziente”. Per la Fp Cgil “questo modello rischia di far emergere importanti criticità legate all’assistenza e alla sicurezza degli operatori e degli altri pazienti”, in quanto pazienti positivi (asintomatici/paucisintomatici) e negativi si troverebbero negli stessi reparti dell’ospedale, a differenza di prima.

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Inoltre, fa notare il sindacato, “considerando che nei setting, dove sono state individuate le bolle, non è stato previsto alcun aumento di dotazioni organiche e le procedure di vestizione e svestizione dai Dpi (Dispositivi di protezione individuale, ndr) in uso per il covid prevedono tempi necessariamente più lunghi, il rischio di andare in difficoltà nel caso si verificassero emergenze aumenterebbe in modo esponenziale”.

In queste ore inoltre la pressione negli operatori sta aumentando anche a causa dell’aumento dei contagi del personale sanitario: la Usl Toscana Centro vede circa 260 operatori contagiati, ai quali se ne aggiungono 80 di coloro che lavorano all'ospedale di Careggi e circa 30 del pediatrico Meyer.

Assenze che, “insieme a quelle dovute alla carenza strutturale di personale – sottolinea il sindacato -, mettono a rischio la garanzia delle attività”.

“Nella fase in cui ci troviamo, di fronte alla ripresa dei contagi, che coinvolge anche lavoratori e lavoratrici della sanità, e all’ aumento dei ricoveri con la conseguente riapertura dei reparti Covid”, per la Cgil “è necessario riattivare tutte le procedure e le disposizioni previste dalle linee guida nazionali attualmente in vigore, senza abbassare la guardia. Infine, alla luce delle nuove disposizioni organizzative emanate dall’azienda sulle ‘bolle’ riteniamo necessario attivare un monitoraggio costante dei contagi sia tra il personale che tra i pazienti all’interno di quei setting dove queste sono state attivate”.

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