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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico

Anarchici in corteo: spaccata la vetrina della sede del Pdl

In 500 hanno manifestato contro i provvedimenti della Polizia. Durante il corteo scritte sui muri e striscioni sulla sede del Rettorato e della Guardia di Finanza

Gravemente danneggiata la sede del Popolo della Libertà in viale Spartaco Lavagnini: vetrina spaccata a calci e pugni e imbrattata con bombolette spray. Un fumogeno lanciato all’interno del locale ha provocato un principio di incendio evitato grazie al tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco.
E’ successo durante il corteo degli anarchici partito alle 16,30 da Piazza San Marco. Una manifestazione per esprimere solidarietà e vicinanza ai 22 membri del gruppo “Spazio Liberato 400 Colpi” sottoposti a misure cautelari (5 arresti domiciliari e 17 obblighi di firma). Momenti di tensione su Viale Spartaco Lavagnini: mentre alcuni manifestanti hanno preso a calci e pugni la sede del Pdl, altri hanno lanciato fumogeni e scritto sui muri armati di bombole spray. Circa 500 gli anarchici in corteo, fra loro anche esponenti dei CARC e Cobas che considerano, come spiega un membro del sindacato, le misure cautelari emesse dalla polizia “una montatura, un attacco alla libertà di espressione”.

Corteo sostenitori "anarchici"

Durante il corteo, aperto dallo striscione “I movimenti non si processano, la lotta non si arresta”, alcuni manifestanti, con volto coperto, hanno scritto slogan sui muri come “Digos boia”, “La repressione non fermerà la nostra lotta” e “Ancora 400 Colpi”. Sul muro della sede del Rettorato in Piazza San Marco è stato affisso lo striscione “Contro l’Università azienda la lotta non si ferma”. Tensione anche in via Valfonda, nei pressi della stazione Santa Maria Novella, dove i manifestanti hanno lanciato fumogeni e riempito di scritte i muri della sede  della Guardia di Finanza con gli slogan “Libertà è azione” e attaccato uno striscione che recita “Basta morti sul lavoro padroni assassini”. Il corteo si è sciolto in Piazza Bambini di Beslan d’avanti all’ingresso della Fortezza da Basso dove è al momento in corso Terra Futura.
Il sindaco Matteo Renzi, oltre ad esprimere solidarietà agli esponenti del Pdl, condanna aspramente i danneggiamenti degli anarchici alla sede del partito ritenendoli gesti “ignobili e indegni di Firenze”.
 



 
 

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