Corruzione e abuso d'ufficio: al via il processo sul caso Quadra

Processo Quadra al via. Ieri sono state scritte le prime parole delle vicenda processuale. Ventidue le persone imputate, quattro le società di costruzioni coinvolte. Un processo che si snoda tra politica, appalti e le stanze e gli uffici di Palazzo Vecchio. Il periodo? Il triennio 2007 – 2009, quando secondo il pubblico ministero ci furono una serie di permessi rilasciati dal Comune grazie a presunti favoritismi. A chi? Spesso alla società di progettazione Quadra, che in quegli turbolenti avrebbe detenuto una specie di 'monopolio' nell'edilizia privata. L’accusa, nata da una vasta inchiesta della procura su una ventina di cantieri edili, è quella di corruzione.

Tra gli imputati ci sono l’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale, fondatore di Quadra e anche ex presidente della commissione urbanistica comunale; l’ex presidente dell'Ordine degli Architetti; altri professionisti tra architetti e geometri, più alcuni tecnici del Comune, come gli ex responsabili dell’ufficio edilizia privata, e sei costruttori. A vario titolo gli imputati sono accusati di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, truffa aggravata, falso ideologico. Il Comune si è costituito parte civile. Le indagini furono fatte dalla procura e dalla polizia stradale, e vennero coordinate dai sostituti Giuseppina Mione e Leopoldo De Gregorio, da cui emerse che il 'sistema Quadra' influenzava a proprio favore gli iter di approvazione dei progetti per nuove costruzioni o per trasformazioni in edifici residenziali di ex laboratori, ex opifici, ex capannoni artigiani. La prossima udienza è fissata per il 19 settembre.