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Cronaca Calenzano

Corruzione, arrestato funzionario Estar e due professionisti

L'inchiesta ruota intorno all'acquisto per 17 milioni di euro di un magazzino

Stamani la guardia di finanza ha messo agli arresti domiciliari, nell’ambito di un'inchiesta concernente appalti pubblici all’epoca gestiti dall’Ente per i Servizi Tecnico-amministrativi di Area Vasta (ex “ESTAV”, ente pubblico regionale di supporto alle Aziende Sanitarie Toscane, ora “ESTAR”) tre soggetti ritenuti responsabili di aver indotto degli imprenditori privati a dare o promettere utilità.

II  provvedimento giudiziario ha riguardato Roberto Borchi, funzionario pubblico regionale, all’epoca dei fatti in servizio presso l’ESTAV che rivestiva anche la mansione di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) nell’ambito della procedura ad evidenza pubblica diretta all’acquisizione, per un importo di oltre 17 milioni di euro, di un immobile da adibire a magazzino logistico di deposito e distribuzione di farmaci e presidi sanitari delle Aziende sanitarie di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Analogo provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti di due professionisti: Ranieri Nidi e Fabio Cenni.

I finanzieri avrebbero accertato che il Borchi - quale pubblico ufficiale - avrebbe indotto l’amministratore della società venditrice dell’immobile ubicato in via Petrarca n. 48 Calenzano (FI), la DIFIN S.p.a., a concedergli diverse utilità, consistenti sia nell’”assegnazione” dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile in argomento a favore dell’ing. S.V. (indagato per i medesimi reati), per un importo complessivo di 250mila euro (somme in parte poi girate al Borchi attraverso gli incarichi di progettazione commissionati al Ranieri e Cenni), sia nell’affidamento dei successivi lavori di ristrutturazione e pulizia dello stesso immobile, per un importo di oltre 5 milioni di euro alla società Gruppo SEI S.r.l., società riconducibile allo stesso Borchi. Appalto poi non eseguito dalla Gruppo SEI S.r.l. per non aver prestato garanzie bancarie tali da essere ritenuta affidabile dall’istituto di credito che doveva finanziare le spese da sostenere per l’esecuzione dei lavori.

Nel medesimo contesto investigativo, le fiamme gialle fiorentine hanno altresì rilevato che lo stesso Borchi, nell’ambito di ulteriori 3 gare ad evidenza pubblica, afferenti, rispettivamente, all’affidamento dei lavori di ripristino del tetto della palazzina 14 di San Salvi, danneggiato da un evento atmosferico, all’impianto di condizionamento della medesima, nonché dei lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano, per un importo complessivo di circa  500 mila euro, avrebbe indotto il legale rappresentante della ditta aggiudicataria di tutti i lavori – la Elettrica C. & C. s.a.s ad affidare: al Nidi, considerato socio occulto del Borchi nella S.I.C. Servizi d’Ingegneria Computerizzati di Forni G. e C. S.a.s., l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori di condizionamento della palazzina 14 di San Salvi e dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano;  in subappalto non autorizzato alla S.C. Servizi Climatizzazione S.r.l., società legata al Borchi, i lavori per il condizionamento della menzionata palazzina ed i lavori per la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano; in subappalto non autorizzato alla Germana Costruzioni S.p.a. i lavori per il ripristino della palazzina 14 di San Salvi danneggiata da un evento atmosferico.

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