Coronavirus: per la Toscana la zona gialla 'anticipata' sempre più difficile
Forte preoccupazione dopo i centri cittadini pieni di gente di domenica scorsa, e ora anche Giani è più soft
Ormai è sempre più difficile che la Toscana torni anticipatamente zona gialla, come chiesto a gran voce per settimane dal presidente della Regione Eugenio Giani.
Come ormai noto, la decisione da parte del governo, venerdì, in seguito all'analisi fornita dalla cabina di regia, di mantenere la nostra regione in fascia arancione per un'altra settimana, fino a domenica 20 dicembre di fatto (cioè per 14 giorni, come da prassi) non è stata digerita per niente bene dal presidente, che sabato in una diretta Facebook non le ha certo mandate a dire.
"Decisione ingiusta e immotivata, dai dati la Toscana è da fascia gialla", ha ripetuto Giani in una sorta di appello rivolto direttamente la presidente del consiglio Giuseppe Conte e al ministro della salute Roberto Speranza.
Nello stesso 'appello' Giani chiedeva una nuova riunione della cabina di regia (anticipata rispetto al venerdì, giorno nel quale di norma si riunisce) affinché si potessero nuovamente analizzare i dati e affinché la Toscana potesse essere passata in giallo magari già da domani, mercoledì, o giovedì, senza attendere domenica.
Tuttavia le cose, dopo domenica scorsa, sono cambiate. Perché? Perché le immagini delle folle che si sono riversate nei centri cittadini di tutta Italia per lo shopping natalizio hanno lasciato sbigottiti e fatto alzare di molto il livello di preoccupazione da parte di molti, a cominciare dal Comitato tecnico e scientifico.
Così si è cominciato a parlare di ulteriori restrizioni durante le vacanze di Natale. C'è chi addirittura evoca una sorta di 'lockdowon' (altro che giallo anticipato), per impedire una nuova impennata di casi e una terza ondata a gennaio/febbraio (la seconda peraltro non pare affatto finita). Mentre sullo sfondo, come sempre, resta il tema della scuola, che dovrebbe riaprire il 7 gennaio ma che rischia di restare chiusa se il contagio dove subire una nuova accelerata.
Così ieri, di fronte al nuovo scenario, Giani ha, almeno per il momento, stoppato le polemiche. "Deve esserci il massimo rispetto delle decisioni e del modo di riunirsi della cabina di regia nazionale. Sotto questo aspetto ci poniamo con interlocuzione e rispetto. Spero che tutto porti ai risultati migliori per la popolazione", ha detto Giani ieri a margine dell'inaugurazione del drive through di Sesto Fiorentino.
E quanto alle decisioni dell'Istituto superiore di sanità "mi rimetto a loro. E' inutile fare azioni che poi compromettono la trasparenza e la correttezza del dialogo. Dobbiamo rapportarci con le autorità di governo e la cabina di regia per i prossimi 5 mesi, quindi - le parole di Giani -, è bene avere il rapporto più corretto possibile e improntato al rispetto reciproco".